il caso

venerdì 14 Luglio, 2023

Jj4, sospesa l’uccisione: il Consiglio di Stato rimanda tutto al Tar. Si decide a dicembre

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La LAV si dichiara pronta ad avviare il trasferimento dell’orsa in piena sicurezza e a spese dell’associazione nel rifugio in Romania
L'orsa JJ4

È arrivata poco fa la decisione del Consiglio di Stato sulle sorti degli orsi Jj4 e Mj5. O meglio, ha sospeso l’ordinanza di abbattimento dei plantigradi fino a dicembre, respingendo così le tesi della Provincia ed ha passato nuovamente la palla al Tar che si riserverà di rivalutare la situazione ed eventualmente prendere in considerazione la proposta di Trasferimento di Jj4 nel rifugio in Romania, proposto dalla Lav.

L’associazione animalista commenta a seguito della pubblicazione del provvedimento del Consiglio di Stato: «Gli orsi JJ4 e MJ5 devono essere lasciati in vita riconoscendo le buone ragioni dei legali della LAV. Stando a queste motivazioni è ormai evidente che la Provincia di Trento non può più eludere le richieste dell’associazione di trasferire l’orsa nel sicuro rifugio in Romania indicato da LAV».

Il Consiglio di Stato, si legge nell’ordinanza, chiede al TAR di modificare la data dell’udienza di merito prevista per il 14 dicembre. Questa secondo LAV è un’ulteriore motivazione che dovrebbe spingere la Provincia Autonoma di Trento ad accogliere subito la proposta di trasferimento di Jj4 in Romania.

«Ritenuto che – si legge nell’ordinanza del Consiglio di Stato – , conclusivamente, il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica, va sospeso l’ordine di abbattimento dell’animale».

Secondo la Lav «se il TAR di Trento prima e il Consiglio di Stato ora, hanno deciso di sospendere i decreti di Fugatti che avevano condannato a morte JJ4 e MJ5, è perché fin da subito la LAV aveva offerto un’alternativa praticabile che garantiva la sicurezza dei cittadini, il pretesto utilizzato dallo stesso Fugatti per sostenere la necessità di condannare a morte i due orsi».

La LAV si dichiara pronta ad avviare il trasferimento dell’orsa in piena sicurezza e a spese dell’associazione nel rifugio in Romania, dove le sarà garantita la miglior vita possibile.