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lunedì 2 Dicembre, 2024

Joe Biden concede la grazia al figlio Hunter: rischiava 20 anni per possesso illegale di armi ed evasione fiscale

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Il leader di Washington ha disatteso la promessa, fatta in passato, di non usare i poteri straordinari concessi al presidente a beneficio della sua famiglia

Il presidente uscente americano, Joe Biden, ha annunciato la concessione della grazia per il figlio Hunter, impedendo che possa essere condannato al carcere per reati federali riguardanti tasse e armi da fuoco. Il leader di Washington ha così disatteso la promessa, fatta in passato, di non usare i poteri straordinari concessi al presidente a beneficio della sua famiglia.

Biden ha motivato la sua decisione sostenendo che Hunter sia stato perseguito anche per motivi di natura politica. “Credo nel sistema giudiziario, ma mentre ho lottato con questo, credo anche che la politica cruda abbia infettato questo processo e abbia portato a un errore giudiziario”, ha affermato Biden senior. “Le accuse nei suoi casi sono nate solo dopo che diversi miei avversari politici al Congresso le hanno istigate per attaccarmi e opporsi alla mia elezione”, ha aggiunto. La grazia non copre solo i reati riguardanti armi o tasso ma anche qualsiasi altro “reato contro gli Stati Uniti che ha commesso o potrebbe aver commesso o a cui ha preso parte nel periodo dal 1° gennaio 2014 al 1° dicembre 2024”. “Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente siano giunti a questa decisione”, ha spiegato il presidente americano.

“Nessuna persona ragionevole che esamini i fatti del caso di Hunter può giungere a una conclusione diversa da quella che Hunter è stato scelto solo perché è mio figlio – e questo è sbagliato. C’è stato uno sforzo per distruggere Hunter, che è rimasto sobrio per cinque anni e mezzo, anche di fronte ad attacchi incessanti e a procedimenti giudiziari selettivi. Cercando di distruggere Hunter, hanno cercato di distruggere me – e non c’è motivo di credere che la cosa si fermerà qui. Adesso basta”, ha affermato Biden nella dichiarazione scritta diffusa per spiegare la decisione di graziare il figlio.