lunedì 3 Marzo, 2025

L’8 marzo a Trento: teatro, letture e una serata con Gino Cecchettin

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In occasione della Giornata internazionale della donna, il papà di Giulia Cecchettin dialogherà con la professoressa Barbara Poggio, alle 20.30 di giovedì 13 marzo

Anche il Comune di Trento celebra la Giornata internazionale della donna con una serie di eventi, in programma sabato 8 e giovedì 13 marzo, che coinvolgeranno la cittadinanza e il mondo studentesco per riflettere insieme su questa importante ricorrenza.

A palazzo Geremia, sabato 8 marzo ci sarà un doppio appuntamento con il teatro. Alle 11 e alle 15 andrà in scena lo spettacolo Metamorfosi del mito di Cristina Cassese e Federica Chiusole. Sarà un viaggio nelle radici culturali della violenza sulle donne e delle discriminazioni di genere per costruire una nuova consapevolezza, approfondire il rapporto tra mito classico, questioni di genere e contemporaneità e riconsiderare il canone classico alla luce delle dinamiche interculturali, postcoloniali e decostruzioniste.

Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Caritro e realizzato dall’associazione culturale Glow in collaborazione con il liceo scientifico Galilei, il liceo classico Prati e con il sostegno del servizio Cultura, turismo e politiche giovanili del Comune. L’ingresso è libero, ma è necessaria la prenotazione, che può essere fatta sul sito di Eventbrite ricercando il nome dell’iniziativa.

La Biblioteca comunale ospiterà sabato 8 marzo alle 17.00, nella Sala degli Affreschi in via Roma, la presentazione del recital Il grido delle donne nella grande guerra, un collage di brani tratti dai diari di donne che hanno vissuto il dramma della prima guerra e di articoli  redatti da Alcide Degasperi per le pagine del giornale Il Trentino. Durante l’evento, il giornalista Luigi Sardi, curatore dell’opera, leggerà alcune note storiche, mentre Antonia Dalpiaz reciterà alcuni testi con l’accompagnamento musicale di Piergiorgio Lunelli. Saranno proposte alcune strofe dei canti della prima guerra, tra cui Addio mia bella addio, La canzone delle mondine e Katzenau. L’ingresso è gratuito.

Il teatro sarà protagonista anche la sera si sabato 8 marzo. L’appuntamento con lo spettacolo realizzato dal liceo classico Prati in collaborazione con l’istituto Tambosi, Medea donna straniera diversa, è alle 20.30 al Collegio Arcivescovile. Saranno proposte letture sceniche, tratte da autori greci e latini che hanno indagato le pieghe più riposte di un inquietante animo femminile come quello di Medea, maga, moglie, madre. Lei, donna straniera, diversa, che per amore ha tradito la sua famiglia e abbandonato la sua terra, è stata a sua volta abbandonata e tradita. L’iniziativa nasce da un’idea dei professori Alessandra Alessandrucci e Andrea Brocchieri del liceo Prati, mentre la regia è stata curata da Elena Galvani e Jacopo Laurino e le musiche dal professor Giorgio Maino dell’istituto Tambosi. La serata, patrocinata dalla Regione Trentino alto Adige, dalla Provincia Autonoma di Trento, dal Comune di Trento, dalla Cisl scuola del Trentino vede il concorso di diverse associazioni del terzo settore, quali Assfron (Scuole Senza Frontiere), Aicc (Associazione Italiana di Cultura classica), Europavisio. Durante la serata saranno raccolte offerte libere, che verranno devolute in beneficenza per costruire scuole in Karamoja, una sub-regione dell’Uganda.

A chiudere il ciclo di eventi saranno il papà di Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin, e Barbara Poggio, docente e prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento, che alle 20.30 di giovedì 13 marzo, all’Auditorium Santa Chiara, dialogheranno con il giornalista Alberto Faustini sul compito ineludibile dell’educazione alle relazioni che famiglia, scuola e comunità educante devono porre al centro del loro agire. L’evento nasce all’interno del Protocollo d’Intesa Città-Scuola, nello specifico nel quadro del Progetto Tuttopace, in collaborazione con la Rete degli Istituti Comprensivi della Città di Trento che promuovono l’iniziativa.L’evento nasce all’interno del Progetto Tuttopace e della collaborazione dello stesso con la Rete degli Istituti Comprensivi della Città di Trento che promuovono l’iniziativa. Il senso della relazione, il tempo delle parole, questo il titolo dell’evento, offrirà a studenti, famiglie, docenti e a tutti gli interessati la possibilità di conoscere più da vicino la storia di Gino Cecchettin, che ha scelto di trasformare un’esperienza personale drammatica in un’occasione di sensibilizzazione e crescita per la comunità. La storia di Giulia, attraverso il lavoro condotto insieme alla professoressa Poggio, diviene così uno stimolo propositivo per riflettere sulle relazioni, sulla conoscenza, sul superamento e la gestione del conflitto, in definitiva sulla capacità di costruire e mantenere il rispetto verso l’altro. Di queste tematiche si occupa tutti i giorni la Scuola che trova in Gino Cecchettin e Barbara Poggio due testimoni privilegiati di una postura educativa più che mai necessaria. La partecipazione all’evento è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. I biglietti saranno disponibili sul ticket shop del Centro culturale Santa Chiara.