L'idea
martedì 15 Aprile, 2025
La casa di riposo come presidio culturale, relazionale, sanitario: ecco il progetto della futura Rsa Vallarsa con piscina, palestra e orti
di Redazione
Al progetto lavorano Fondazione Caritro, APSP Don Giuseppe Cumer e Comune di Vallarsa

Come può una RSA diventare motore di coesione sociale, cultura e benessere diffuso, capace di coinvolgere generazioni diverse e valorizzare le risorse del territorio? Parte da questo interrogativo quella che è una vera e propria sfida dei giorni nostri, la Future RSA di Vallarsa. E la risposta arriva da più voci, quelle coinvolte nel processo condiviso che sta dando vita al progetto.
La futura RSA di Vallarsa sarà il fulcro di una comunità di cura: un luogo di incontro tra generazioni, aperto al territorio, ospitale e interdipendente, dove le relazioni si fanno infrastruttura quotidiana di benessere e prossimità. Qui sono previsti ambulatori e centro diurno aperti alla comunità, una biblioteca, un bar, un teatro e aule per la formazione. Ci saranno piscina terapeutica, palestra, orti, spazi verdi e pet therapy. Laboratori culturali e attività intergenerazionali. Sono previsti inoltre servizi di cura in supporto per gli anziani che rimangono a casa.
L’impatto atteso del progetto è il rafforzamento del tessuto sociale della Vallarsa, che sta già avvenendo durante la co-progettazione che finora ha coinvolto circa 60 persone, molte delle quali radicate nel territorio della Vallarsa. Tra loro ci sono anche dei ragazzi tra i 18 e i 20 anni. Tra gli obiettivi c’è la creazione di un modello replicabile di RSA diffusa come presidio culturale, relazionale e sanitario.
«Con Future RSA abbiamo immaginato una struttura che non si limita a offrire assistenza sanitaria, ma che ridefinisce radicalmente il concetto stesso di cura e convivenza». Spiega Emanuel Ingrao, Founder & CEO, Shifton. « Non sarà solo una RSA, ma un vero e proprio presidio di comunità, aperto e generativo, pensato per l’invecchiamento attivo, ma anche per accogliere e coinvolgere le nuove generazioni. Abbiamo lavorato per ampliare la visione di cura: oggi significa prendersi cura non solo della salute, ma anche delle relazioni, delle emozioni, della bellezza e della qualità della vita. Questa RSA sarà un’infrastruttura sociale che connette, attiva e ispira il territorio. Un modello possibile, ma soprattutto necessario».
Shifton è l’agenzia di consulenza che cura la regia strategica del progetto in collaborazione con Fondazione Caritro, APSP Don Giuseppe Cumer e Comune di Vallarsa. Ma la rete coinvolta in questo processo è più allargata: ha aderito diverse associazioni del territorio e perfino una scuola, l’Opera Armida Barelli di Rovereto che cresce gli Oss di domani.
«La cura, oggi, non può più limitarsi alla risposta clinica. Deve essere un gesto quotidiano di relazione, attenzione e dignità» ricorda Cristina Garniga – Presidente dell’APSP DON GIUSEPPE CUMER. « La Future RSA di Vallarsa rappresenta un cambio di paradigma: un luogo in cui le persone non solo vengono assistite, ma possono vivere, relazionarsi e restare connesse. Un luogo che promuove l’invecchiamento attivo e combatte l’isolamento, offrendo spazi di incontro, stimolo e partecipazione. È un progetto che parla di salute, ma anche di comunità».
Fodazione Caritro ha scelto di sostenere questo progetto che incarna la sua missione: quella di essere un catalizzatore di innovazione per il territorio in cui opera. Progetti come questi infatti partono dalla comunità e guardano lontano, attivano le comunità intraprendenti. Lo spiega Eugenio Orsini, responsabile dell’Attività istituzionale: «Il sostegno a percorsi di progettazione partecipata e condivisa tra numerosi attori della comunità, rappresenta una forma di investimento e di sperimentazione verso modelli di comunità intraprendenti. Possono non solo offrire risultati in termini di azioni collettive, servizi di tipo socio-sanitario, culturale e di animazione intergenerazionale che vengono offerti in un territorio, ma possono anche rappresentare buone pratiche applicabili e trasferibili in futuro ad altre comunità del Trentino».
Future RSA non è solo un progetto per la comunità, ma con la comunità. Ogni cittadino, ente o realtà locale è invitato a prenderne parte. Perché la cura è una responsabilità collettiva, e il futuro si costruisce insieme.