Cultura
sabato 27 Maggio, 2023
di Redazione
Sarà digitalizzato grazie ai fondi del Pnrr, il patrimonio culturale della Collezione Caproni. Oggi, sabato 27 maggio, presso il Museo dell’aeronautica dedicato al pioniere trentino dell’aviazione, si è tenuta la presentazione del progetto, alla presenza del direttore della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Antonio Parenti, a Trento per partecipare al Festival dell’Economia.
Presenti i dirigenti generali Franco Marzatico, dell’UMST Soprintendenza per i beni e delle attività culturali con la funzionaria Neva Capra, Cristiana Pretto dell’UMST Semplificazione e digitalizzazione e Nicoletta Clauser dell’UMST Pianificazione, Europa e PNRR, e Alessandra Schiavuzzi, dirigente del Servizio Attività e produzione culturale.
Il progetto di “Digitalizzazione del patrimonio culturale della Collezione Caproni” è stato presentato dall’Unità di Missione Strategica Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali della Provincia ed ha ottenuto, da parte del Ministero della Cultura, le risorse previste dal Pnrr per 654.903,50 euro sulla Missione 1, componente 3, investimento 1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale”.
Il gruppo Caproni fu tra i protagonisti indiscussi del mondo dell’aviazione e dell’industria italiana a partire dalla Prima guerra mondiale. Con grande lungimiranza, sin dal 1910 – anno di inizio della sua attività di costruttore aeronautico – il trentino Gianni Caproni (nato ad Arco) decise l’accantonamento all’interno delle sue officine degli apparecchi più importanti da lui progettati via via che questi venivano superati.
Questo portò alla costituzione della più antica collezione di aeroplani al mondo, primato che nel 1927, anno della fondazione – a Taliedo (Milano) – del Museo Aeronautico Caproni, si accompagnò a quello di primo museo aziendale italiano.
Straordinariamente ricomposta a Trento nell’arco del decennio 2012-2021 grazie alla generosità della Farmiglia Holdings srl e dei figli della contessa Maria Fede Caproni, che hanno reso possibile l’acquisizione al patrimonio provinciale del nucleo archivistico e librario, la Collezione Caproni rientra oggi tra le più importanti raccolte a tema aeronautico a livello internazionale e comprende non solo aerei, ma anche frammenti di velivoli storici, e poi una biblioteca di cinquemila volumi e 15mila copie di progetti di aerei.
La modalità con la quale questa raccolta è stata costruita nei decenni e la sua presentazione al pubblico testimoniano inoltre come il desiderio della famiglia Caproni sia sempre stato quello di presentare la storia dell’aviazione nella sua unità. La ricomposizione della raccolta attraverso l’acquisizione della parte documentaria mancante permetterà un approccio di ricerca interdisciplinare alla collezione Caproni, che include aspetti della storia economica e sociale, a partire da quelli tecnici e militari, fornendo altresì una più ampia chiave di lettura e fruibilità del patrimonio in oggetto anche attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola e dell’Università.
Alcuni fondi dell’archivio aziendale e familiare saranno oggetto di digitalizzazione nell’ambito della misura Pnrr (M1 C3) I1.1.5 “Digitalizzazione del patrimonio culturale” che prevede, a partire dal 2026, la libera fruizione delle oggetti digitali prodotti attraverso l’infrastruttura tecnologica nazionale Digital Library, in corso di realizzazione a cura dell’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura.
Lo studio dell’Archivio permetterà finalmente di compiere questa operazione di approfondimento della figura di Gianni Caproni per attribuire al pioniere trentino dell’aviazione il ruolo che merita, contribuendo ad arricchire le conoscenze sulla storia dell’aviazione civile e militare; sulla storia dell’evoluzione tecnologica; sulla progettazione ingegneristica e il design fra le due guerre; su aspetti della modernizzazione industriale del Paese e sulle sue implicazioni di natura socio-economica e culturale; sulle relazioni di natura commerciale e diplomatica connesse ai progetti industriali e sulla vita, gli interessi culturali e le relazioni di Gianni Caproni con le personalità di spicco del “jet set internazionale” nell’ambito dell’industria, della politica, della diplomazia e della cultura.
Con riferimento alla storia del volo e all’attività ingegneristica di Gianni Caproni e delle sue aziende, la Collezione Caproni si qualifica soprattutto per l’entità tipologica e lo stato di conservazione dei reperti dei primi vent’anni del Novecento che permette di ripercorrere e documentare, attraverso una moltitudine di reperti originali, l’evoluzione della storia dell’aviazione.
Anche la concezione vastamente eterogenea della raccolta – che comprende aeromobili originali, documenti d’archivio, rari cimeli, quadri, opere d’arte, progetti industriali e corrispondenze personali e istituzionali è da porre in risalto. Non a caso, nell’ambito della stessa misura PNRR potrà essere inserita anche la digitalizzazione 3D di alcuni aeromobili ed opere d’arte appartenenti alla Collezione, superando così alcuni limiti alla fruibilità degli stessi imposti dagli spazi e prassi attuali.
Tutti gli oggetti digitalizzati verranno pubblicati nella Digital Library.
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