bilancio amaro

martedì 27 Dicembre, 2022

La crisi del Trentino metalmeccanico, azzoppato da inflazione e guerra. 700 operai in cassa integrazione e salari ridotti

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Da Rovereto a Tione, da Mezzolombardo a Storo il settore soffre. Pesano caro-energia e stop a commesse con Russia, Ucraina, Turchia, Cina
L’onda lunga della crisi energetica e geopolitica mondiale colpisce il settore metalmeccanico, comparto di punta dell’industria e dell’export trentino. Commesse ferme con la Russia, per le sanzioni, e con l’Ucraina, perché invasa e bombardata. Problemi con la Turchia, in crisi e al centro di tensioni internazionali, e con la Cina, dove il Covid è riesploso. E poi, naturalmente, i rincari di luce, gas e materie prime. Tra chi ha appena finito, chi ce l’ha in corso e chi comincia il primo gennaio, più di 700 operai e impiegati sono coinvolti negli ammortizzatori sociali, cassa integrazione e contratto di solidarietà, chiesti da una decina di aziende. L’interruzione del lavoro è a rotazione, ma quando to...

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