La giornata

domenica 14 Maggio, 2023

La festa dell’Euregio. Il governatore Fugatti: «Vogliamo che sia un’istituzione politica e di popolo»

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Ieri ad Ala è stata celebrata la festa dell'Euregio. Fugatti si appresta a concludere il suo mandato da presidente dell'organismo euroregionale: «Ho puntato sui giovani e sull'identità»

Ha sfoderato pure un tedesco fluente Maurizio Fugatti per rivolgersi a tutti quelli che ieri si sono radunati ad Ala dai tre territori dell’Euregio, alla presenza del governatore altoatesino Arno Kompatscher e del capitano del Tirolo Anton Mattle, dei sindaci trentini con tanto di fascia tricolore, delle compagnie Schützen e delle bande in uniforme: «Abbiamo voluto celebrare qui ad Ala la festa dell’Euregio — questa la traduzione — perché a pochi passi c’è il confine, un tempo il confine dell’Impero austro-ungarico». Il governatore trentino, che ha tenuto per due anni la presidenza dell’organismo euroregionale e che passerà il testimone al collega altoatesino il prossimo primo ottobre, ha spiegato ai presenti di aver voluto puntare nel suo mandato «sui giovani, sull’identità, sulla consapevolezza dell’Euregio perché non sia solo un organismo amministrativo ma anche politico e di popolo».
Prima della celebrazione di piazza, ieri c’è stata la conferenza stampa, a seguito della seduta della giunta e del consiglio del Gect. «In questi due anni abbiamo voluto lavorare fortemente sulla comunicazione dei valori, dei principi, degli ideali che costituiscono lo spirito identitario dell’Euregio. Lo abbiamo fatto nelle scuole, con i giovani, ma anche con i sindaci e le municipalità. E non a caso lo slogan di questa presidenza è stato questo: l’Euregio è giovane».
Durante la presidenza trentina sono poi state portate a termine anche alcune riforme interne all’organismo, con la creazione del Consiglio dei Comuni e del Consiglio dei cittadini: «Il prossimo luglio ci sarà un nuovo incontro tra gli amministratori dell’Euregio per parlare di cose concrete come il tema dei territori di montagna e la gestione del bostrico». E in questi due anni, il via alle giunte tematiche, a cui partecipano gli assessori dei tre territori su temi specifici: «Il primo incontro — ha ricordato Fugatti — è stato quello sulla protezione civile, mentre il prossimo tema è quello della salute».
Arno Kompatscher, che guiderà l’Euregio da ottobre, ha ringraziato Fugatti «per la sua eccellente gestione della presidenza» e ha tracciato le linee di quella che proseguirà lui: «Il futuro dell’Euregio — ha proseguito — risiede nella sostenibilità, sia dal punto di vista sociale che ecologico ed economico. È la visione di una regione europea che, basandosi sul Tirolo storico, dà vita a un progetto comune che sta diventando sempre più una realtà, un progetto non della politica, ma delle persone». E così il capitano del Tirolo Anton Mattle: «La spinta allo sviluppo dell’Euregio è stata enorme negli ultimi anni ed è ancora chiaramente percepibile. Circa 30 nuovi progetti sono stati avviati sotto la presidenza del Tirolo tra il 2019 e il 2021 e sotto l’attuale presidenza del Trentino».
Dopo la sfilata per le vie della città, con le bande e le compagnie Schützen, con molti sindaci presenti, l’inaugurazione ufficiale della festa dell’Euregio in piazza San Giovanni. Lì, oltre ai tre rappresentanti dei territori, ha preso la parola anche il sindaco di Ala Claudio Soini: «Emozione, gioia e orgoglio. Questi i sentimenti che provo nell’ospitare ad Ala, questo gioiello, la festa dell’Euregio. Sono felice perché nell’Euregio noi ci crediamo, e vale la pena lavorarci tanti affinché diventi non solo un’articolazione politica e amministrativa ma popolare».
E poi la cerimonia, gli inni, l’alzabandiera. E addirittura un «passaggio in rassegna» delle truppe, quelle delle compagnie Schützen dei tre «capitani» del Trentino, del Tirolo e del Sudtirolo. Truppe anche in armi, che hanno sparato a salve dai loro fucili. Il gran finale la composizione «Window to the sun» del compositore austriaco Thomas Doss, suonata dalla banda di Wilten, che ha riunito tre canti popolari: «La Montanara» per il Trentino, «Wohl ist die Welt so groß und weit» per l’Alto Adige e «Das Schönste auf der Welt» per il Tirolo. E poi tutti a pranzo tra gli stand allestiti per l’occasione, o a degustare vini nei palazzi signorili della città di Ala, e nel pomeriggio molti appuntamenti culturali e visite guidate.