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venerdì 13 Dicembre, 2024

La giunta apre alle gare di moto nei boschi del Trentino, esplode la polemica: «È anti ecologico»

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Coppola (Avs) ironizza: «Il Trentino che respira», Degasperi (Onda) critico: «Sfruttamento del territorio a vantaggio di pochi». Failoni difende la decisione: «Gli organizzatori saranno responsabili»

Scoppia la polemica dopo l’emendamento alla manovra bilancio, firmato da Fugatti , che consente il trial anche sulle strade forestali. «Esempio di sfruttamento del territorio e predazione a vantaggio di pochi, visto che i veicoli fuoristrada scorrazzeranno per pascoli e boschi di privati cittadini», commenta il consigliere provinciale Filippo Degasperi (Onda). Le gare fuoristrada su sentieri e piste da sci non vanno giù nemmeno alla consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra, Lucia Coppola. «Alla faccia del Trentino che respira: è inquinamento acustico e dell’aria», afferma la consigliera.
Mossa azzardata
L’obiettivo dell’emendamento è la modifica della legge provinciale sulle Foreste e sulla Protezione, e di conseguenza anche la legge che disciplina i percorsi per la circolazione fuoristrada dei veicoli a motore. Una mossa azzardata? Dalla parte della critica si schiera chi pensa che questo passo sia un affronto all’ambiente e alla sostenibilità. Il consigliere Degasperi valuta : «Non si pensa alle generazioni future. Il patrimonio della montagna andrebbe tutelato». Se il trial sui monti venisse approvato, l’autorizzazione prevista da quest’ultima legge verrebbe rilasciata nel caso di manifestazioni sportive di carattere internazionale, anche in deroga ai divieti previsti nelle aree sciabili e a quelli previsti limitatamente a mulattiere, sentieri e piste da sci nelle aree individuate dal Piano urbanistico.
Non convince
Un’opportunità significativa per il Trentino, in termini di attrattività e sviluppo turistico, generata dalla possibilità di ospitare competizioni di Trial di altissimo livello. In sostanza, per la maggioranza, questa è una modifica normativa calibrata che mantiene alte le tutele ambientali pur aprendo a occasioni di crescita. Buone intenzioni che non convincono. «Non è stato proposto nulla di nuovo e innovativo, le gare fuoristrada su sentieri e piste da sci è cosa vecchia. L’impressione è che non si è tenuto conto della tutela del territorio», afferma Degasperi
Voto certo
Il Trial sui monti disturba la consigliera provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra, Lucia Coppola. «Parliamo di un affronto al territorio -sottolinea la consigliera-. L’ennesimo se pensiamo a quei raduni
con musica assordante in contesti per definizione dedicati al silenzio». La Coppola fa riferimento al raduno di camion a Cembra, nei pressi del Lago Santo del 2001 e al mega raduno di Jeep nel 2019 in quel di Primiero San Martino di Castrozza.
«La modifica della legge provinciale, un opportunità di sviluppo? Il Trentino prosegue nella direzione di usare laghi e monti per sponsorizzare auto, moto, jeep e camion», Coppola ironizza . E non nasconde lo sconcerto: «Il dispiacere è grande, anche perché c’è la certezza assoluta che questo emendamento passi. La maggioranza lo voterà. Ricordo che per legge le strade provinciali sono dedicate alla gestione del bosco e che il disturbo alla naturalità dovrebbe essere limitato. Le uniche deroghe sono state fino a questo momento per coloro svolgono attività di sorveglianza e gestione del bosco, agli aventi diritto di uso civico, alla raccolta della legna, all’accesso a edifici e ai terreni da parte dei proprietari. Deroghe comprensibili che non danneggiano la montagna. Autorizzare il Trial sui monti è distruttivo e insostenibile».
«Saremo responsabili»
Già ieri, su questo giornale, l’assessore Roberto Failoni rassicurava rispetto alle critiche che già metteva in conto: «Ho voluto questo emendamento perché rappresenta un’opportunità per il Trentino nel campo delle manifestazioni sportive internazionali». E sull’ambiente: «Gli organizzatori degli eventi saranno responsabili del ripristino completo delle aree utilizzate».