Un anno di cronaca

lunedì 1 Gennaio, 2024

La morte di Berlusconi e Napolitano, l’arresto del boss Messina Denaro, i femminicidi: il 2023 in Italia

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Tantissimi i fatti avvenuti nei dodici mesi in chiusura. Si contano anche per quest’anno numeri altissimi di delitti, oltre cento i femminicidi consumati

Il 2023 è stato un anno impegnativo per le cronache italiane. Tantissimi i fatti avvenuti nei dodici mesi in chiusura. Si contano anche per quest’anno numeri altissimi di delitti, oltre cento i femminicidi consumati. L’opinione pubblica è stata travolta dalla notizia dello stupro di gruppo di Palermo, dalla scomparsa di Silvio Berlusconi e di Giorgio Napolitano. Il 2023 è stato anche l’anno dell’arresto, e poi della morte, del boss della mafia, Matteo Messina Denaro.

L’arresto del capomafia, dopo trent’anni di latitanza
Il 16 gennaio del 2023 i carabinieri hanno arrestato il super latitante capomafia Matteo Messina Denaro a Palermo. Il boss mafioso di Castelvetrano si trovava all’interno della clinica privata «La Maddalena», nel quartiere San Lorenzo a Nord del capoluogo siciliano, quando è stato arrestato. Ricercato dall’estate del 1993, Messina Denaro è ritenuto responsabile di diverse esecuzioni, oltre a essere considerato uno degli organizzatori del sequestro di Giuseppe Di Matteo: il bambino era stato rapito per costringere il padre Santino a ritrattare le rivelazioni sulla strage di Capaci. Dopo 779 giorni di prigionia, Giuseppe è stato strangolato e sciolto nell’acido. Dopo l’arresto, Messina Denaro è stato portato nel supercarcere de l’Aquila dove era detenuto al 41 bis. Nell’interrogatorio al quale è stato sottoposto e che è stato depositato quest’estate, il boss ha negato di aver commesso moltissimi delitti: omicidi, stragi, traffico in droga, oltre all’omicidio del piccolo Di Matteo. Alla fine di settembre del 2023, il capomafia è deceduto per l’aggravamento del tumore al colon.

L’addio al presidente emerito Giorgio Napolitano
Il 22 settembre, a Roma è scomparso il presidente emerito Giorgio Napolitano. L’ex capo dello Stato è deceduto all’età di 98 anni, a seguito di alcuni problemi di salute. Il 10 maggio del 2006, Napolitano è stato eletto undicesimo presidente della Repubblica Italiana con 543 voti su 990 votanti dei 1009 aventi diritto. Cinque giorni dopo l’elezione, ha poi giurato entrando ufficialmente in carica. Napolitano è stato il primo esponente politico proveniente dal PCI a essere eletto presidente della Repubblica. Come primato, il presidente emerito vantava anche quello della rielezione per un secondo mandato. La rielezione è avvenuta il 20 aprile 2013, alla sesta votazione, con 738 voti su 997 votanti dei 1007 aventi diritto.

Silvio Berlusconi si spegne in ospedale
Il 12 giugno, all’ospedale San Raffaele di Milano, si è spento Silvio Berlusconi. L’ex premier aveva 86 anni ed era ricoverato da qualche giorno per alcuni accertamenti legati alla leucemia MieloMonocitica cronica diagnosticatagli diverso tempo prima. Quella di Berlusconi è stata una vita fatta di grandi cariche ricoperte e processi. Nato come imprenditore, Berlusconi è stato un politico italiano che ha ricoperto per ben quattro volte la carica di presidente del Consiglio dei ministri. (https://www.iltquotidiano.it/?s=berlusconi&x=0&y=0)
Giulia Tramontano ammazzata dal compagno, era incinta di 7 mesi
Un’altra terribile vicenda si è consumata in Italia nel 2023. Dopo essere scomparsa per quattro giorni, il corpo senza vita della ventinovenne Giulia Tramontano è stato ritrovato in un’area verde vicino ad alcuni box di via Monterosa, a Senago, provincia di Milano. A uccidere Giulia e occultarne il cadavere nella serata di sabato 27 maggio è stato il compagno e padre del bambino che la giovane portava in grembo, Alessandro Impagnatiello. Il giovane, che nei mesi precedenti aveva intrecciato una relazione anche con un’altra ragazza che aveva conosciuto Giulia e le aveva confermato quanto sospettato, ha tolto la vita alla compagna incinta di sette mesi infliggendole 37 coltellate. Impagnatiello non ha retto lo stress e ha confessato l’omicidio, indicando agli inquirenti dove trovare il cadavere della giovane donna.

Orrore a Palermo: un gruppo di giovani stupra una ragazza
Nella notte tra il 6 e il 7 luglio, a Palermo, si è consumata un terribile delitto a opera di un branco di giovani uomini: una diciannovenne è stata stuprata, le scene riprese con un telefonino. Una decina di giorni dopo il fatto, sette ragazzi sono stati arrestati con l’accusa di avere stuprato la giovane. I sette finiti in manette sono tutti giovani coetanei della vittima, uno è diventato maggiorenne dopo i fatti, gli altri hanno un’età compresa tra i 18 e i 22 anni. La giovane, prima della terribile vicenda, conosceva solo il ventiduenne che, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’aveva contattata per un’uscita di gruppo la sera nel quartiere della Vucciria, dove lei si era presentata con un’amica. Quello che è accaduto dopo in un cantiere abbandonato del Foro Italico, oltre a essere stato documentato dai ragazzi stessi, è stato oggetto di vanto per loro che attraverso alcuni messaggi scambiati su whatsapp, ripercorrevano la serata. I sei maggiorenni all’epoca dei fatti sono stati portati in carcere, mentre l’ultimo componente è stato accompagnato in una comunità.

Il femminicidio di Giulia Cecchettin per mano dell’ex fidanzato Filippo Turetta
Tra i fatti di cronaca che più hanno scosso l’opinione pubblica e la rabbia collettiva nel 2023, c’è anche il femminicidio di Giulia Cecchettin, la ventiduenne veneta assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta l’11 novembre del 2023. Giulia aveva conosciuto Filippo all’università di Padova, pochi giorni dopo il suo assassinio si sarebbe dovuta laureare in ingegneria biomedica, la discussione della tesi era stata fissata per il 16 novembre. La relazione con Turetta era terminata ad agosto di quest’anno, ma dalle evidenze investigative, oltre che dalle dichiarazioni della sorella di Giulia, Elena e di altri conoscenti, lui aveva iniziato a comportarsi in maniera ossessiva, fino ad arrivare all’11 novembre. Quel giorno Giulia ha inviato la tesi alla professoressa, è uscita di casa con Filippo per acquistare delle scarpe per il giorno della discussione, ha cenato con lui in un fast food e poi la scomparsa. Il giorno dopo, oltre alle denunce di scomparsa, sono stati diramati gli appelli per i due giovani anche suoi social. Nei giorni a seguire sono emersi sempre più dettagli intorno alla relazione, un testimone che avrebbe sentito i due litigare in un parcheggio, fino a che le telecamere di un calzaturificio in zona Fossò non rivelò agli inquirenti una violenta aggressione. Sul luogo vennero ritrovate macchie di sangue e una lama di 21 centimetri, poi collegati al delitto. Il corpo di Giulia è stato ritrovato il 18 novembre, da una squadra cinofila della protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, impegnata nelle ricerche tra il lago di Barcis e Piancavallo. Quella sera, Filippo Turetta è stato arrestato dalla polizia tedesca in Germania, rimasto senza benzina con l’auto sulla corsia d’emergenza dell’autostrada A9 tra Bad Dürrenberg e lo svincolo della Rippachtal. Il 25 novembre è stato estradato in Italia, con un volo speciale dell’Aeronautica militare atterrato a Venezia e accompagnato nella casa circondariale di Montorio, a Verona. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, Giulia è stata colpita da Filippo con numerose coltellate alla testa e al collo ed è morta per dissanguamento.