Cultura
domenica 9 Aprile, 2023
di Gabriella Brugnara
«Dall’uovo di Pasqua/ è uscito un pulcino/ di gesso arancione/ col becco turchino./ Ha detto: “Vado,/ mi metto in viaggio/ e porto a tutti/ un grande messaggio”/ E volteggiando/ di qua e di là/ attraversando/ paesi e città/ ha scritto sui muri,/ nel cielo e per terra:/ “Viva la pace, /abbasso la guerra”».
Con la leggerezza mai banale di Gianni Rodari e il suo messaggio di pace che sentiamo nostro, l’uovo di Pasqua in Trentino Alto Adige si schiude con la sorpresa di un campo fiorito di proposte culturali, per tutti i gusti e le età, oltre ad aperture generalizzate nei giorni di Pasqua e Pasquetta.
Di castello in castello
Da poco riaperti, i castelli trentini – Castel Thun (nella foto), Castel Beseno, Castel Stenico e Castel Caldes – si offrono come scrigni di bellezza e storia, ma anche come punti privilegiati per immergersi e ammirare il paesaggio primaverile. Al Castello del Buonconsiglio di Trento sarà visitabile la mostra Incontri in Giappone, mentre già si accende l’interesse attorno alla grande esposizione estiva dedicata a Dosso e Battista Dossi.
La Trento dei musei
Continuando il nostro tour in città, il Muse di Renzo Piano racconta Wild city – storie di natura urbana, un percorso in quattro tappe per comprendere il nuovo ecosistema urbano e interrogarsi su come dovranno o potranno essere le città del futuro. Si prosegue con l’esperienza immersiva Nella mente del lupo che, con suggestioni visuali e sonore, permette di fare capolino nella routine quotidiana dell’animale. Dentro il colore, infine, dà spazio alla percezione fisica e mentale del colore.
Nei suggestivi spazi delle Gallerie di Piedicastello, la Fondazione Museo storico del Trentino invita allo Spettacolo con la messa in scena di 200 anni di storia, prendendo spunto dalle vicende di una famiglia e da un contesto ricco di biografie e memorie. Si continua con uno spaccato su La Seconda guerra mondiale.
L’esperienza trentina, approfondendo temi quali i fronti di battaglia con l’esercito italiano, le difficili scelte dopo l’armistizio del 1943, la guerra in casa vissuta sotto la minaccia dei bombardamenti e del controllo nazista della regione. Infine, con Al lavoro! La migrazione trentina verso il Tirolo del nord nel XIX secolo, si affronta il tema della migrazione trentina verso la parte settentrionale del Tirolo.
Aperto anche il Museo Caproni, mentre nel cuore della città, in piazza Duomo, negli eleganti spazi del Museo diocesano tridentino (chiuso il giorno di Pasqua) è possibile apprezzare l’ampia collezione permanente, con opere dall’XI al XIX secolo.
A pochi passi dal Diocesano, alla Galleria Civica di Trento, il Mart propone Christian Fogarolli. Decade, un progetto che si sofferma su psichiatria, antropologia e scienze mediche nella ricerca decennale dell’artista, mentre al Palazzo delle Albere continuano a splendere I girasoli ucraini. Opere di Maria Prymachenko dal Museo nazionale Taras Shevchenko di Kiev, la prima mostra italiana su Maria Prymachenko, artista Unesco nel 2009.
Rovereto, Mart e tanto altro
A Rovereto, la ricchezza delle proposte del Mart spazia tra Giotto e il Novecento, con oltre 200 opere di artisti moderni e contemporanei ispirate all’estetica giottesca, ma la grande novità è rappresentata da Klimt e l’arte italiana, che eccezionalmente riunisce i due capolavori «italiani» di Klimt: Giuditta II e Le tre età della donna. Attorno a questo irripetibile binomio si sviluppa la prima mostra sull’influenza del maestro della secessione su grandi artisti italiani del primo Novecento, tra cui Felice Casorati, Adolfo Wildt, Vittorio Zecchin, Luigi Bonazza. Completa l’offerta Cabaret Vienna. L’Atelier fotografico Manassé e l’interessante Focus | Fausto Pirandello. Il dramma della pittura. Sempre a Rovereto, al Museo della città, la Fondazione museo civico narra Gente di Fiume. Millenni di storia sulle rive dell’Adige. Aperti anche il Museo storico italiano della Guerra e la Campana dei Caduti, con la mostra Human Crossing.
Il bello del Garda e non solo
Con il desiderio di assaporare la primavera gardesana, raggiungiamo il lago per conoscere Luigi Pizzini. Dal ritratto al paesaggio, la mostra visitabile al Museo Alto Garda di Riva e a Casa degli Artisti Giacomo Vittone di Canale di Tenno. Il progetto intende contribuire alla riscoperta e alla valorizzazione della produzione artistica di uno dei maggiori pittori altogardesani del Novecento.
Il nostro itinerario in Trentino si conclude con il Museo etnografico trentino San Michele, in un giro tra i Cercatori d’erba. Malghe da formaggio in Trentino, intrecciando lavori del fotografo, Marco Simonini, dello scrittore, Francesco Gubert e dell’artista, Amina Pedrinolla.
Bolzano, Ötzi e Messner
Spostandoci più a nord, Museion, a Bolzano, è punto di attrazione imprescindibile con mostre quali Hope, che si sviluppa nell’intero edificio del museo, e rappresenta il terzo capitolo di Techno Humanities, oppure le due iniziative direttamente collegate al territorio.
La prima, Albert Mayr. Time Aspects, intende omaggiare l’artista, musicista e compositore sudtirolese in occasione del suo ottantesimo compleanno, mentre l’opera dell’artista visivo Dan Graham Sonic Youth Pavilion è destinata ad ospitare progetti collaterali sull’analisi del video come strumento artistico.
Da tenere in considerazione anche il Museo archeologico di Bolzano, per vedere o rivedere Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio, una delle mummie più antiche al mondo, che si stima abbia oltre 5.000 anni. Per chi ama fare un’escursione in quota, si ricorda che sono aperti anche tutti i Messner Mountain Museum che in sei località diverse dell’Alto Adige offrono altrettante visioni ed esperienze della montagna.