L'intervista

venerdì 28 Marzo, 2025

La pedagogista Scandurra: «I bambini di oggi sono più emotivi, ma la sensibilità può essere un superpotere»

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L'esperta opera in Trentino. «Tanti genitori mi chiedono aiuto, ma la vulnerabilità può diventare un valore»

«Emotivi, scrupolosi e stressati: i vostri figli, semplicemente, guardano il mondo con occhi diversi. Vi spiego come l’ipersensibilità può diventare il vostro superpotere». Daniela Scandurra, pedagogista e esperta dell’alta sensibilità, rassicura i genitori trentini che si rivolgono a lei per una consulenza. Ansia, depressione, nevrosi sono solo alcuni dei disagi che stanno aumentando tra bambini e adolescenti. Ma se fossero conseguenza di tratti di personalità, come l’alta sensibilità? I bambini ipersensibili hanno la pelle sottile, sentono in profondità, sentono tutto e sempre. Un tratto di personalità innato, quello dell’alta sensibilità, potenziale elemento di vulnerabilità, ma una volta riconosciuto e valorizzato può trasformarsi in un superpotere che permette di godere intensamente di ogni sfumatura della vita.

Dottoressa Scandurra, che cos’è l’alta sensibilità?
«È un tratto temperamentale innato a base genetica che influisce sul modo di affrontare la vita. Sono bambini vulnerabili agli stimoli esterni a causa di un’intelligenza diversa dalla norma. Brillante e acuta. Intuitiva. Incamminata su sentieri poco battuti».

 

Non è un disturbo psichico?
«No, è un tratto di personalità. Circa il 20-30% delle persone possiede questa caratteristica: numeri troppo alti per essere classificato come un disturbo, ma non abbastanza per essere ancora riconosciuto e accettato».

 

In Trentino quanto è diffusa l’alta sensibilità?
«È impossibile fornire un numero preciso. Però, nell’ultimo anno, ho notato un aumento di genitori che mi chiedono una consulenza per i propri figli. Il 50% di loro è preoccupato di fronte alle intense risposte emotive dei loro bambini. Si chiedono se non ci sia qualcosa di strano. Generalmente, a scuola, vengono definiti “difficili o problematici”, ma non sono compresi».

 

Come si manifesta?
«Nei bambini con pianti frequenti, eccessi di collera e difficoltà a adattarsi a dei cambiamenti. In adolescenza diventano più introspettivi con il rischio di incorrere in stati di depressione e ansia. Per questo è importante comprendere tempestivamente il tratto, in modo di armarsi di strumenti adeguati a fargli prevalere gli aspetti positivi su quelli negativi. Sono estremamente empatici, intuitivi, creativi, fini osservatori: riescono a processare una grande mole di dati nello stesso tempo. Peccato che tali qualità sono zavorrate da un eccesso autocritica, insicurezza, permalosità, da quel maledetto talento per sentirsi sempre osservati e sbagliati».

 

A quali difficoltà va incontro?
«Sono candidati a sentirsi inadeguati, diversi e a vivere questa diversità come una colpa. Soggetti a scarsa autostima, aggressività e frustrazioni. L’ambiente ha un ruolo fondamentale nel caratterizzare questo tratto come un vantaggio o svantaggio. Ma ripeto, la sensibilità, se validata e sostenuta, può diventare una grande qualità, una risorsa preziosa. È necessario comprendere che il loro cervello funziona solo diversamente dalla norma».

 

Come funziona ?
«Nascono con un sistema nervoso altamente reattivo: percepiscono e processano molte più informazioni dall’ambiente, con un’intensità superiore alla norma, sono soggetti al sovraccarico e alla sovrastimolazione. Quindi tendono a sentirsi sopraffatti dalle situazioni, si stancano facilmente e hanno bisogno di riposo. Sono infastiditi dall’eccesso di rumori, luoghi affollati, dal troppo caldo e dalle luci forti. Semplicemente, sono in grado di percepire dettagli minuscoli che ad altri sfuggono, sia nelle persone, un tono di voce, che nell’ambiente e per questo tendono a distrarsi. Al contempo sono empatici con gli altri, ascoltano, hanno una spiccata curiosità e profondità di pensiero».

 

Quali strategie consiglia per aiutare un altamente sensibile?
«Concentrarsi sulla prevenzione degli stati di sovraccarico e d eccessiva stimolazione. Importante organizzare la giornata lasciando spazi liberi. Accoglierli e comprenderli significa riconoscere e valorizzare una personalità che può diventare un superpotere».