La manifestazione
domenica 13 Aprile, 2025
La pioggia non ferma i tantissimi centauri in piazza Fiera per la benedizione delle moto
di Adele Oriana Orlando
Quest'anno l'edizione numero 27, nel 2024 il record di circa 8mila partecipanti. «La gente vi è affezionata». Lo storico evento organizzato dal motoclub Trento che il 25 aprile celebrerà i 100 anni dalla fondazione

Piazza Fiera, a Trento, era piena di motociclisti questa mattina (domenica 13 aprile ndr) in occasione della ventisettesima edizione della Benedizione delle moto organizzata dal motoclub locale. Nonostante la pioggia, sono stati moltissimi i bikers che hanno voluto rispettare la tradizione. L’appuntamento, riportato in vita dal passato, è diventato un momento di incontro fisso dal 1998 a oggi. L’edizione di quest’anno ha un significato ancora più importante, perché il prossimo 25 aprile si celebra il centenario dalla fondazione del motoclub, oggi diretto da Gianfranco Borgogno che si occupa anche delle moto staffette alle gare ciclistiche e podistiche.
«Lo scorso anno eravamo circa ottomila persone, è stato un record, abbiamo dovuto chiudere una via» racconta il referente Fmi, Andrea Garzetti. «Le moto arrivano da diverse zone del nord Italia, nonostante le previsioni meteo siano a rischio, noi la facciamo anche con la pioggia». Alla fine, nella giornata di ieri, domenica 13 aprile, erano circa 8000 le moto presenti.
L’iniziativa è nata dopo che alcune persone del motoclub hanno trovato della documentazione storica che faceva riferimento a delle benedizioni delle moto nei primi anni della nascita di questa realtà. «Saranno stati gli anni Trenta» ricorda Garzetti. «Poi la manifestazione è stata interrotta per diverso tempo e l’abbiamo ripresa noi alla fine degli anni Novanta. La prima edizione organizzata da noi era stata fatta all’abbazia di San Lorenzo, come motoclub, con gli iscritti, ma tutte le moto che passavano, si fermavano. Alla prima edizione abbiamo contato circa trecento moto. Nei primi anni in cui la organizzavamo, dopo la benedizione ci spostavamo a Cimone per mangiare zicoria e ovi. Da una quindicina di anni la manifestazione è diventata più agevole, si fa la benedizione e poi ognuno fa come vuole».
La manifestazione, in tutti questi anni, non si è mai fermata. Addirittura, nel biennio della pandemia, il motoclub ha comunque organizzato la benedizione, digitalizzandola come è accaduto per moltissimi altri eventi. E, soprattutto, non si è mai snaturata. «Puntiamo molto alla benedizione, abbiamo richieste di mercatini, ma noi teniamo la tradizione» osserva Garzetti. «Abbiamo visto che ha successo e la gente è affezionata a questa cosa, la manifestazione è molto partecipata, non abbiamo nemmeno bisogno di fare tanta pubblicità. Un evento così viene organizzato anche da altre parti, ma da noi vengono in tantissimi. Questo, preciso, non è un motoraduno, ma un ritrovo tra appassionati con i quali si scambiano idee».
Le persone che partecipano a questo evento hanno tutte le età, per esempio, basti pensare a Bruno Garzetti, un ottantacinquenne che ancora sale in sella alla sua moto e che per 35 anni è stato presidente del motoclub Trento. Partecipano anche diversi tipi di veicoli, non solo moto tradizionalmente intese, anche i trike, così come i sidecar e moto di ogni epoca. Quello che è chiaro dalla tanta partecipazione che si rinnova e aumenta anno dopo anno, è che eventi come questo tengono vive le usanze di un tempo, dove venivano benedetti i mezzi, anche quelli di lavoro e che ricorda una cultura che non si è assopita. L’evento si è tenuto dalle 10 alle 13, la benedizione è stata celebrata alle 12.30 da don Daniele Laghi che ha preso il posto di don Ettore Facchinelli, il primo che si è prestato all’iniziativa e che è mancato pochi anni fa. «La tradizione è stata rispettata anche quest’anno, grazie ai temerari che hanno sfidato il tempo e sono arrivati in piazza per la benedizione di oggi» afferma Garzetti. «Abbiamo riconsegnato alla città una piazza pulita».