Il bando
giovedì 19 Dicembre, 2024
di Redazione
Il concorso per titoli ed esami, al quale è possibile iscriversi dalle ore 12.00 di oggi, giovedì 19 dicembre 2024, fino alle ore 12.00 di lunedì 20 gennaio 2025, è finalizzato al reclutamento di tre ispettori scolastici della Provincia autonoma di Trento.
Il Bando era stato approvato dalla Giunta provinciale nella seduta del 30 agosto u.s., in attesa dell’uscita della procedura statale per la figura di Dirigente tecnico. Il concorso viene ora pubblicato in parallelo al Bando aperto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. La partecipazione al concorso statale è preclusiva alla partecipazione al concorso provinciale.
Possono partecipare al concorso i dirigenti in servizio a tempo indeterminato delle istituzioni scolastiche e formative statali o provinciali e i docenti in servizio a tempo indeterminato che hanno maturato almeno sette anni di servizio effettivo, anche a tempo determinato, nelle scuole statali o provinciali (istituzioni scolastiche provinciali, istituti di formazione professionale provinciali, istituzioni scolastiche statali e istituti professionali statali).
Per entrambe le categorie di partecipanti è richiesto il possesso di diploma di laurea di durata almeno quadriennale o titoli equipollenti. Il personale a tempo indeterminato deve aver superato il periodo di prova nella rispettiva categoria professionale.
Le domande devono essere compilate e presentate con modalità online attraverso la Carta Nazionale dei servizi (CNS) o la Carta Provinciale dei servizi (CPS) oppure tramite SPID – Sistema Pubblico di Identità Digitale o CIE – Carta d’identità elettronica, collegandosi al portale www.vivoscuola.it nell’area dedicata al concorso e seguendo le istruzioni indicate.
Gli ispettori scolastici svolgono un ruolo essenziale nel garantire la qualità e l’efficienza del sistema educativo. Operano su indicazione e in collaborazione con il Dipartimento istruzione e cultura della Provincia per assicurare che le scuole rispettino gli standard educativi stabiliti, monitorando l’applicazione dei curricoli e valutando la qualità dell’insegnamento e delle metodologie didattiche. Attraverso la loro attività il Dipartimento può vigilare affinché vi sia un livello uniforme di istruzione tra le diverse istituzioni scolastiche.
L'INTERVISTA
di Gabriele Stanga
Il professore emerito del dipartimento di Sociologia commenta i dati Ocse: «La cultura scolastica è sconnessa dalla realtà economica, sociale e culturale. Non si crea l’abitudine a leggere e informarsi»