La rassegna
martedì 14 Novembre, 2023
di Gabriele Stanga
Dal busking, al tema dell’errore fino ad arrivare ai puffi. Il Teatro della Meraviglia fa sette: tante sono le edizioni raggiunte dalla rassegna organizzata dall’Università di Trento ed Arditodesio in collaborazione con Opera Universitaria, Centro servizi culturali Santa Chiara, Muse- Museo delle scienze e Teatro Portland, senza dimenticare il contributo di Fondazione Caritro, Provincia autonoma di Trento e Comune di Trento. Il festival andrà in scena dal 15 al 25 novembre e fa del connubio tra teatro e scienza la propria essenza più intima.
I biglietti sono disponibili online sul sito www.teatrodellmeraviglia.it, ma anche presso gli sportelli del Teatro Portland dal lunedì al venerdì tra le 15 e le 19 e ai botteghini dei teatri di Pergine, Meano, Villazzano, San Marco di Trento e presso la sede di Evoè Teatro a Mori, nei rispettivi orari di apertura. Quest’anno gli appuntamenti previsti saranno undici: sei spettacoli, due augmented lecture e tre performance interattive di science busking.
«È una rassegna unica in Italia- ha spiegato Alessandra Montresor, responsabile della Direzione per la comunicazione e le Relazioni esterne dell’università di Trento– Mette in scena una serie di spettacoli dedicati alla scienza e alla ricerca e rientra in pieno nei parametri della terza missione». Le fa eco Stefano Oss, delegato del rettore alla comunicazione della Scienza: «L’unicità di questa iniziativa è un attrattore di pubblico, sia per la novità che per il fatto che non ci sono molti concorrenti. È un’esperienza in grado di far dialogare gli aspetti artistici ed il mondo emotivo dell’attore con la ricerca scientifica, che spesso viene vista come qualcosa di freddo e distante. Sono due mondi che si possono arricchire reciprocamente e si intersecano con la missione della didattica».
È intervenuto, poi, anche Andrea Brunello, direttore di Arditodesio: «Abbiamo voluto dare un taglio più legato al teatro rispetto agli anni precedenti. Ci siamo concessi il lusso di cercare veri e propri spettacoli teatrali che avessero all’interno elementi di scienza. Ne è uscita una proposta molto valida, forse anche più degli anni scorsi». Brunello ha anche esposto in breve il contenuto di alcuni spettacoli: «Le parole che non ho detto tratta del nonno del ricercatore Cibio Luca Marchetti, Nonno Dino e del rapporto con l’Alzheimer– spiega- Ci sarà, poi la performance del busker (artista di strada) David price, che al Muse giocherà col pubblico e l’intrattenimento. Senza dimenticare Krisi di Michele Cremaschi, attore e regista ma anche informatico, che applica la comunicazione digitale al teatro. Sullo sfondo del teatro Sanbapolis, utilizzerà i puffi come allegoria di una comunità che si libera del proprio dittatore ma non sa come andare avanti». Chiude, infine Camilla Fiorello, dottoranda in didattica della fisica, che porterà sul palco del Teatro Cuminetti l’augmented lecture La mia storia di cadute e rinascite: «Tratterò il tema dell’errore non come fallimento ma come passaggio necessario in un percorso di crescita. Parlerò di come gli errori mi abbiano permesso di diventare quella che sono».
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