la storia

mercoledì 17 Luglio, 2024

La «Seggiolina Blu» dovrà chiudere: gli abitanti di San Martino organizzano una raccolta fondi per salvare la libreria

Alcuni cittadini e cittadine si sono mobilitati per aiutare la proprietaria Soledad Rivas, a tenere aperto un progetto sociale che da oltre 10 anni è luogo di inclusione per adulti e bambini

«Come sarebbero i luoghi vissuti quotidianamente senza le attività e le persone che li animano e impreziosiscono?».
Questa la domanda che alcuni cittadini del capoluogo si sono posti per decidere di sostenere la Seggiolina Blu e la sua libraia, Soledad Rivas. Uno spazio che riempie di allegria con le sue attività e manifestazioni il quartiere di San Martino, a Trento, da ormai dieci anni. Uno spazio che non è solo una libreria per l’infanzia, ma anche un luogo di incontro e aggregazione in una via che dal 2018 è diventata pedonale, contribuendo in questo modo a far crescere piccole realtà, proprio come quella di Rivas, che con il suo lavoro creare sogni e desideri in tanti bambini, ma non solo.
Uno spazio di inclusione
La libreria negli anni si è distinta per essere uno spazio di inclusione. Un patrimonio di creatività al servizio della cittadinanza che ora rischia di andare perduto. Sì, perché è ormai qualche tempo che il negozio è in difficoltà economica. Una situazione che si è aggravata durante il periodo Covid, che si è è portato con sé lunghi mesi di instabilità, senza contare i problemi che colpiscono il già fragile settore dell’editoria e del mondo culturale in genere. Difficoltà che si sono sommate creando un grande debito da colmare.
Le attività
Rivas non si è però data per vinta promuovendo negli ultimi anni molteplici attività sia dentro che fuori le mura della libreria, per cercare di far vedere come la sua libreria sia un presidio culturale al servizio di tutta la comunità, che merita di essere salvato. Purtroppo però senza un aiuto dall’esterno l’unico scenario che si staglia all’orizzonte è quello della chiusura. Sarebbe la fine di un progetto imprenditoriale ma anche sociale. Senza la libreria verrebbe a mancare un punto che in questi anni è stato centrale per San Martino.
La raccolta fondi
Per queste ragioni è nata da parte di un gruppo di cittadini e cittadine l’idea di una raccolta fondi per aiutare la libraria a sanare il debito e a rilanciare l’attività. L’iniziativa inizierà domani. Verrà promossa sui canali social della libreria, sulla piattaforma di Produzioni dal Basso e durerà 100 giorni.