Giudicarie
sabato 12 Novembre, 2022
di Stefano Marini
Se conoscete qualcuno che ancora dubita degli effetti del cambiamento climatico su ambiente, territorio e attività umane portatelo in visita al lago di Roncone: si ricrederà. Il colpo d’occhio che si presenta ormai da tempo a chiunque si trovi a passare nei pressi dello specchio d’acqua infatti è devastante. Livelli bassissimi e pantano che si è allargato ben oltre i pontili, abbruttendo oltremisura quella che è sempre stata una vera e propria gemma del paesaggio giudicariese, specie coi colori dell’autunno.
Si può fare qualcosa per invertire la tendenza e salvare una risorsa, anche economica, per tutto il Comune di Sella Giudicarie? Come spiega il sindaco Franco Bazzoli, il suo municipio le ha provate tutte ma oltre un certo limite non si può andare.
«Per ripristinare i livelli del lago e la sua fisionomia servono pioggia, neve e che le temperature si abbassino – constata il primo cittadino – senza si può fare poco. Come Comune di Sella Giudicarie abbiamo fatto la nostra parte. A oggi sono in essere due concessioni per portare acqua al lago. La prima stipulata con Aprie di 18 litri al secondo prelevati dal torrente Adanà, appena questo supera la portata di 70 litri al secondo. Purtroppo da ottobre 2021 non abbiamo mai derivato da questa concessione perché non c’è mai stata abbastanza acqua e il sistema automatico che gestisce i prelievi non si è attivato. La seconda convenzione è fra il Comune e Dolomiti Energia. Se il lago cala di oltre 30 centimetri dai suoi livelli standard ci viene permesso di derivare ulteriori 20 litri al secondo da maggio a settembre dalla presa per la centrale idroelettrica di Fontanedo. Di fatto grazie a questo accordo abbiamo salvato la stagione 2022. Poi a settembre, appena chiusi i rubinetti, si è visto quanto contava quell’acqua».
Bazzoli è sconsolato: «Soffriamo come soffre l’agricoltura e gli acquedotti di tanti comuni – dice – noi grazie agli investimenti di questi ultimi anni per ridurre le perdite e rinnovare gli impianti non abbiamo avuto particolari problemi di approvvigionamento, ma se continua così le criticità cresceranno e non solo per il lago. Purtroppo miracoli non riusciamo a farne, l’unica è sperare in un inverno perlomeno normale».
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