televisione
lunedì 20 Marzo, 2023
di Redazione
A ottant’anni dalla battaglia di Stalingrado, una particolare compagnia di attori non professionisti trentini ha deciso di riportare in scena le avventure del buon soldato Švejk, il matto che con il suo semplice esistere riesce a mettere in discussione l’ordine nazista e la stessa idea della guerra. Una fiction girata in una tenebrosa location, una troupe cinematografica pronta a tutto, sei esperti prestigiosi chiamati a guidare lo spettatore negli spazi della Grande Storia e dell’universo letterario di Švejk: sono questi gli ingredienti della serie televisiva «La storia del buon soldato», che andrà in onda in prima serata a partire dal 27 marzo sul canale 12 del digitale terrestre nello spazio History Lab Live, ospitato da Telepace Trento, e che fa della follia una condizione privilegiata da cui approcciarsi alla storia e alla realtà.
Vista la complessità dell’operazione, che ha visto un’intera comunità coinvolta in uno sforzo produttivo televisivo, con un cast di diciotto attori non professionisti, sette dei quali provenienti dal laboratorio teatrale del locale Centro di salute mentale, con la partecipazione di cori e realtà musicali della Val di Non, si è deciso di dedicare una tavola rotonda, replicata in due luoghi diversi, per approfondire il valore di una produzione televisiva di comunità.
Giovedì 23 marzo l’appuntamento è alle 20.30 all’auditorium del liceo “B. Russel” di Cles; venerdì 24 marzo invece a Trento nella Sala conferenze della Fondazione Caritro in via Garibaldi 33.
Gli incontri saranno coordinati da Milena Di Camillo e, assieme agli assessori Mirko Bisesti, Andrea Biasi e Cristina Marchesotti, vedranno la a presenza di Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino, Luca Ferrario, direttore della Trentino Film Commission, Elena Tonezzer, presidente del Comitato di indirizzo della Fondazione Caritro, Claudio Agostini, direttore dell’Unità operativa psichiatria dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Elena Galvani e Jacopo Laurino, registi della compagnia Stradanova Slow Theatre.
La tavola rotonda sarà l’occasione per scoprire il dietro le quinte di una produzione professionale fortemente legata al territorio, oltre che per visionare una breve anteprima della serie.
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