L'approfondimento
mercoledì 17 Aprile, 2024
di Tommaso di Giannantonio
Dieci progetti che cambieranno la città, ciascuno a suo modo. Il centro intermodale all’ex Sit (l’hub di intercambio della mobilità) è solo uno dei tasselli della Trento futura. Dalla passerella ciclopedonale sul fiume Adige allo studentato all’ex Italcementi, dal nuovo palazzetto allo stadio in località San Vincenzo, fino alla maxi opera dell’interramento della ferrovia: in cantiere ci sono interventi per 620 milioni di euro. Alcuni progetti si trovano ancora nel mondo delle idee, altri invece sono in attesa di un finanziamento: allo stato attuale, mancano in totale 503 milioni di euro, di cui 400 per il tunnel sotterraneo della linea ferroviaria passeggeri.
Passerella ciclopedonale
Ma procediamo con ordine. Partiamo dai progetti su cui c’è la certezza delle risorse. Uno di questi è la passerella ciclopedonale sul fiume, destinata a collegare la Destra Adige con il centro città. Il ponte sarà realizzato all’altezza di via Giuseppe Verdi. Da Piedicastello, in pochi minuti, a piedi o in bicicletta, sarà possibile raggiungere piazza Duomo. Il costo totale dell’opera ammonta a 5,7 milioni euro, di cui 5,5 sono stati messi a disposizione della Provincia. «Entro fine anno acquisiremo il finanziamento con l’approvazione del Progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) — spiega Giuliano Franzoi, dirigente del Servizio mobilità e rigenerazione urbana del Comune di Trento — Il biennio 2024-2025 servirà per la progettazione, mentre il biennio 2026-2027 per la realizzazione. Ci sarà un concorso di idee, stiamo valutando la modalità».
Studentato Piedicastello
La stessa Destra Adige sarà al centro di un piano di rigenerazione urbana, il cosiddetto «Piano guida». Di qui la strategicità della passerella ciclopedonale. Il primo passo verso la riqualificazione dell’area ex Italcementi e delle aree limitrofe sarà la costruzione di uno studentato universitario da 200 posti letto, proprio sotto il Doss Trento. Nemmeno due mesi fa, dopo mesi di incertezze, il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha emanato il decreto per il finanziamento dell’opera (il T del 27 febbraio). La spesa sarà così suddivisa: 10,2 milioni saranno messi da Roma, 13,2 dall’Università di Trento e 7,5 dalla Provincia. In totale la residenza costerà 30,9 milioni di euro. Si attende solo l’ultimo passaggio formale del ministero per sbloccare definitivamente le risorse, dopodiché si potrà pubblicare il bando di gara per l’assegnazione dell’appalto. L’obiettivo è quello di concludere i lavori entro il 2026, ma una stima più realistica (e comunque ambiziosa) indica il 2027.
Il centro intermodale
Si arriva così al centro intermodale della mobilità nella sponda opposta, al parcheggio ex Sit. L’opera, dal costo di 22,7 milioni di euro, è stata resa possibile dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La futura autostazione sarà aperta nel 2026 (il T di ieri). Sopra sarà realizzato un grande giardino pensile di oltre 5mila metri quadrati, invece al piano interrato un parcheggio di 160 posti auto. «Il centro intermodale sarà collegato ai binari della stazione dei treni attraverso un collegamento diretto coperto che sarà realizzato nel mezzanino, nel seminterrato», dice Franzoi.
Funivia Monte Bondone
Il centro intermodale ospiterà anche la stazione di partenza della funivia Trento-Monte Bondone (70 milioni). Il primo tratto sarà orizzontale: si oltrepassano fiume e autostrada e si arriva all’ex Italcementi. Qui ci sarà la prima stazione intermedia, collegata al futuro parcheggio multipiano tramite scale e ascensore. Poi si sale verso il Bondone: prima fermata Sardagna, seconda Vaneze e terza Vason, nel cuore della skiarea del Monte Bondone. Per il lotto fino a Sardagna, Roma garantisce un finanziamento di 37,5 milioni di euro. Mancano 32,5 milioni di euro per il secondo lotto: in assenza di privati disponibili a investire, la Provincia sta pensando di finanziare direttamente l’opera. «Entro il 2025 dobbiamo siglare il contratto, altrimenti perdiamo il finanziamento statale — riferisce il dirigente comunale — Il cronoprogramma prevede la messa in funzione nel 2029».
Ascensore di Mesiano
Rimanendo in tema di mobilità verticale, è stato da poco aggiudicato, dalla coppia Leitner-Misconel, l’appalto per la realizzazione dell’ascensore Trento-Mesiano, che partirà in viale Bolognini, all’altezza del liceo scientifico Galileo Galilei. L’importo dell’opera è di 5,1 milioni di euro. Si punta a realizzarlo entro il 2026.
Il polo industria culturale
Uno degli ultimi due progetti con le risorse in pancia è quello del Polo dell’industria culturale all’ex Facoltà di Lettere: lunedì scorso la giunta comunale di Trento ha approvato il Pfte per l’acquisizione dei 5 milioni di euro stanziati dalla Provincia, su una spesa totale di 10,9 milioni. «Entro giugno — aggiunge Franzoi — approviamo il progetto esecutivo e poi per un paio d’anni ci saranno i lavori». Nelle vicinanze stanno andando avanti i lavori all’ex mensa Santa Chiara per la futura sede degli Ordini professionali, spazi per i giovani e per l’Urban center: costo 4,2 milioni di euro, realizzazione entro il 2025.
Interramento della ferrovia
Ma il progetto che più di tutti cambierà profondamente la città è l’interramento della ferrovia storica del Brennero nel tratto urbano che va dalle Albere all’ex scalo Filzi. «Puntiamo di avere il Pfte approvato alla chiusura dei lavori della circonvallazione della linea merci, dopodiché ci vorranno tre anni di lavori», spiega Franzoi. L’obiettivo è realizzare la maxi opera da circa 400 milioni di euro entro il 2031. C’è un protocollo che impegna Rete ferroviaria italiana nel progetto, ma i fondi non sono stati ancora stanziati.
Stadio e palazzetto
Non ci sono ancora i soldi, ma è un’idea condivisa da Provincia e Comune quella di realizzare un nuovo stadio da calcio a San Vincenzo e un nuovo palazzetto vicino all’ex Italcementi. Una prima stima dei costi prevede un investimento complessivo di 70 milioni di euro: 40 per lo stadio e 30 per il palazzetto.