l'analisi

lunedì 2 Ottobre, 2023

La velocità prima causa di incidenti in città: via Brennero la più critica

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Al secondo posto l'uso del cellulare al volante: nel 2022 sono state 220 le sanzioni a chi conduceva distratto

Se invece delle persone si facessero i processi alle cause degli incidenti stradali, due sarebbero i principali imputati di quelli avvenuti a Trento nel corso dell’ultimo anno: il telefonino e la velocità. Lo stesso discorso vale per tante altre città (e province) d’Italia, ma per quanto riguarda il capoluogo trentino i dati raccolti dalla polizia locale sono chiarissimi.
Le sanzioni
L’articolo 147 del codice della strada è quello maggiormente contestato in caso di incidente. È l’eccesso di velocità: ben 227 violazioni nel corso dell’anno solare 2022, solo nei territori comunali di competenza della polizia locale Trento — Monte Bondone, ossia, capoluogo a parte, Aldeno e Garniga Terme. La velocità pericolosa doppia tutte le altre cause d’incidente: a cominciare dal sorpasso pericoloso (articolo 154), al secondo posto con 102 violazioni. C’è poi la mancata precedenza (99 accertamenti) e, solo a grande distanza, la guida sotto l’influenza dell’alcol: 47 i casi accertati, comunque un campanello d’allarme, visto che la guida in stato di ebbrezza incide in quasi un incidente su dieci. Nell’elenco, c’è inoltre, la mancata distanza di sicurezza (25 contestazioni) e la mancata revisione (24) ma manca l’uso del cellulare alla guida. La spiegazione è semplice: è difficilissimo accertarlo dopo l’incidente, mentre nei controlli casuali in strada il comportamento emerge in modo netto: 220 le sanzioni erogate per violazione dell’articolo 173 del codice della strada, che punisce questa grave distrazione. Per fare un confronto, le sanzioni per guida in stato d’ebbrezza scaturite dai controlli (e non a seguito di incidenti) sono state 76.
Strade pericolose
Se n’è parlato di nuovo in questi giorni, a seguito della tragedia avvenuta in via Venezia, all’altezza dell’incrocio con via Corallo. Molti residenti hanno lamentato la pericolosità di quel tratto di strada. Che non figura, però, nell’elenco di quelli più a rischio incidenti redatto dalla polizia locale. Al decimo post c’è, invece, piazza Venezia, ossia il punto di partenza della via, in pieno centro. Quattordici i sinistri rilevati, perlopiù tamponamenti all’incrocio con via Bernardo Clesio. Al primo posto, invece, c’è via del Brennero. con 86 sinistri rilevati. Di più di due strade ad alta percorrenza come la statale 12 (di cui peraltro via Brennero è una sezione), che risulta, nei tratti dove è denominata solo con la numerazione aver avuto 74 incidente, e come la 45 bis, ossia la Gardesana Occidentale: 35 incidenti nel 2022. Al quarto posto via Maccani (26 incidenti), poi, sempre sulla direttrice del Brennero, via Bolzano (23 incidenti). Alta incidentalità, inoltre, in zona industriale, in particolare in via Spini (venti incidenti) e lungo la provinciale 235, la strada dell’Interporto. Infine la direttrice della Valsugana, il tratto di statale 47 che passa nel territorio comunale di Trento (17 incidenti) e via Bassano, 14.
Feriti: trend in aumento
Negli ultimi anni, la mortalità stradale in Italia ha visto un sensibile calo, grazie anche alla maggiore diffusioni di dispositivi di sicurezza. Ma lo stesso dato non è così pacifico per quanto riguarda i feriti. A Trento, in particolare, si è registrata un’inversione di tendenza. I dati dell’ultimo anno disponibile, il 2022, parlano 438 incidenti con feriti su un totale di 689 rilevati, mentre nel 2021 era 380 e nel 2020 si fermavano a 379. Un aumento del 45%. E il Covid, leggi lockdown, c’entra poco, perché nel 2019 gli incidenti senza feriti sono stati ancora di meno 339, su un totale maggiore: 835.
L’incidente avvenuto in via Venezia, a livello statistico, finirà conteggiato tra quelli che hanno coinvolto utenti di monopattino, anche se l’uso del mezzo, dai primi riscontri sembra non avere particolare peso nella dinamica. Sono stati 46 quelli registrati nell’ultimo anno a Trento , in estate, il dato risulta in crescita rispetto agli altri mesi. Secondo l’Asaps, l’associazione amici della polizia stradale, che tiene conto degli incidenti in tutta Italia, Freya Macatangay, la giovanissima vittima di via Venezia, è la quindicesima, tra quanti utilizzavano il monopattino, a perdere la vita in strada nel corso del 2023. Dal 2020 i conducenti di monopattino morti sono quaranta.