Criminalità

sabato 12 Agosto, 2023

Ladri in azione tra Trento e Lavis

di

La scoperta al ritorno delle ferie. Furti anche in Valsugana

Tempo di ferie… tempo di furti. Ladri scatenati negli ultimi giorni in Trentino, in particolare nella zona della città, nei paesi limitrofi e in Valsugana. Diverse le chiamate giunte ai carabinieri e a polizia e spesso provengono da persone appena rientrati dalle ferie che, come prima cosa appena varcata la soglia di casa scoprono una brutta sorpresa. È quello che è successo a un residente di Pressano, frazione di Lavis, rientrato dal mare. Si è accorto subito che c’era una finestra infranta: da lì erano entrati i ladri per poi sottrarre gli oggetti di valore. Gli interni erano completamente sottosopra L’allarme è arrivato ai carabinieri nella serata di giovedì, il conteggio del bottino è ancora in corso. Sempre giovedì è i carabinieri, questa volta della stazione di Trento, sono intervenuti a seguito di un’altra denuncia di furto, questa volta in via Romano Guardini, zona Solteri. Anche in questo caso, appartamento a soqquadro e tutto quello che c’era di valore portato via. Non sono stati gli unici episodi avvenuto a Trento e in Rotaliana questa settimana. I ladri, inoltre, si sono accaniti anche in Valsugana, scegliendo, come avviene non di rado località «fuori mano». L’ultimo episodio è avvenuto nel territorio comunale di Torcegno. Indagano i carabinieri della compagnia di Borgo. La strategia dei «razziatori» delle vacanze è spesso quella di selezionare case isolate, che giudicano particolarmente prive di protezioni. In Valsugana, ad esempio, sono state prese di mira diverse abitazioni prive di antifurto e di porte blindate. Sono sempre meno le abitazioni singole con queste caratteristiche e finiscono per attrarre i topi d’appartamento, professionisti che dedicano gran parte del loro tempo a sopralluoghi sul posto, anche per accertarsi «vie di fuga» sicure.
A tal proposito, una delle raccomandazioni che le forze dell’ordine ripetono da anni, ma che resta spesso inascoltata, è quella di dare meno informazioni possibili sui social mentre si è lontano da casa, in una località di villeggiatura. Oppure, quantomeno, di farlo in modo riservato. Capita spesso, infatti, che le bande di ladri controllino i profili Facebook e Instagram, prima di stabilire quale sarà la vittima. La Valsugana, zona laghi, era già stata oggetto di «raid» a giugno e così era accaduto anche a Pressano, località caratterizzata da masi e abitazioni isolate. In quel caso i social erano serviti per lanciare l’allarme. Ma la banda che aveva colpito se n’era già andata indisturbata. Salvo poi tornare a colpire, quasi alla vigilia di Ferragosto.