l'emergenza

venerdì 22 Settembre, 2023

Lago di Cei, dopo le tartarughe ora una pianta invasiva. Scatta la pulizia

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La Falloppia giapponese rischia di fare danni se non viene subito estirpata. Il Comune ha dato l’incarico per ripulire il bacino

Il Lago di Cei rappresenta un ecosistema di inestimabile valore, caratterizzato da una ricca varietà di flora e fauna. Negli ultimi anni, tuttavia, questo ambiente ha dovuto affrontare sfide significative, tra cui la problematica delle testuggini e, più recentemente, l’invasione della Reynoutria Japonica, comunemente conosciuta come Fallopia Giapponese o Poligono del Giappone, originaria dell’Asia orientale. In risposta a questa minaccia e nell’ambito della lotta alle piante invasive per la conservazione dell’ambiente, il comune di Villa Lagarina ha deciso di intraprendere lavori di riqualificazione ecologica degli ambienti umidi al fine di rimuovere diverse piante da un habitat a cui non appartengono, preservando così l’ecosistema locale. Il sindaco Julka Giordani ha spiegato: «È diventato necessario contenere questa specie perché in altre zone non è stato possibile eradicarla. Per affrontare questa sfida, il Comune ha ottenuto finanziamenti dai Piani Regionali di Sviluppo per finanziare progetti specifici volti a contenere questa pianta e preservare l’ecosistema locale». Questa pianta, secondo gli esperti, è in grado di soffocare altre specie erbacee una volta radicata, mettendo a grave rischio il biosistema originario del lago.
L’azienda Vivaio Vallagarina si occuperà di eseguire il lavoro, un intervento che comporterà un costo totale di 16.436,75 euro, finanziato dal Piano Esecutivo di Gestione. Un’opera, ma per lo più un passo significativo, verso il ripristino di un ecosistema sano e la protezione della fauna locale.
Per garantire un futuro migliore per la comunità locale e l’ecosistema circostante, l’amministrazione comunale si è impegnata nel gestire in modo sostenibile le risorse naturali e preservare l’ambiente. Recentemente ha ratificato la Convenzione novennale per l’Istituzione della “Rete di riserve Bondone” comprendente i territori dei comuni di Cimone, Garniga Terme, Terlago (ora Vallelaghi), Trento e Villa Lagarina. Questa iniziativa mira principalmente a conservare la biodiversità e a promuovere lo sviluppo sostenibile delle risorse naturali nell’area. La convenzione è stata approvata con l’obiettivo di coordinare le attività delle aree protette presenti nei suddetti comuni, al fine di preservare la biodiversità e promuovere il turismo sostenibile.
All’interno di questo accordo, Villa Lagarina gestisce due azioni cruciali: l’Azione 1, che riguarda la riqualificazione ecologica degli ambienti umidi della piana di Terlago e di Cei, con interventi finalizzati al ripristino degli habitat umidi e la creazione di stagni per favorire la vita di anfibi e invertebrati acquatici, e l’Azione 10, volta a creare invasi per la riproduzione di anfibi, contribuendo così a proteggere queste specie minacciate dalla riduzione delle zone umide.