Sanità
lunedì 29 Maggio, 2023
di Davide Orsato e Marika Damaggio
L’emergenza ha attivato soluzioni altrettanto d’emergenza: i pediatri anziché spedire genitori con figli febbricitanti in pellegrinaggio alla ricerca dell’antibiotico che non c’è, chiamano la farmacia più vicina e compilano la ricetta con il farmaco adatto. La recrudescenza dello streptococco, unita a una carenza ormai strutturale di alcuni medicinali come l’amoxicillina, ha reso perlopiù introvabili alcuni antibiotici pediatrici. Un problema ormai cronico che Federfarma Trento quotidianamente cerca di affrontare. «La situazione – riflette il presidente Piero Morelli – non è facile né per i pediatri, né per i farmacisti, né per le famiglie».
«Da gennaio – conferma Marta Betta, segretaria provinciale della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) – stiamo scontando una grave assenza degli antibiotici pensati per i pazienti pediatrici, soprattutto quelli che si applicano con le soluzioni orali, importanti perché consentono il dosaggio in base al peso». «Il principio attivo più difficile da trovare – prosegue – è l’amoxicillina che manca da gennaio: si tratta del farmaco più usato e spesso siamo costretti a soluzioni di ripiego, benché comunque efficaci. Questo comporta un disagio per le famiglie, che spesso si mettono a cercare tra le farmacie, che per i pediatri, che vengono contattati quando il farmaco prescritto non si trova. Il fatto che con la ricetta dematerializzata sia obbligatorio, in caso di prescrizione multipla, rivolgersi sempre alla stessa farmacia, complica ancora di più il quadro».
Tant’è che in alcuni casi s’è creata una sorta di collaborazione spontanea fra gli ambulatori e le farmacie più vicine. «Se vogliamo, questo è il risvolto resiliente della medicina del territorio che sta cercando di far fronte a queste mancanze – riflette Piero Morelli, presidente di Federfarma Trento – Si tratta purtroppo di una carenza strutturale e gli interventi locali possibili sono pochi». Federfarma ogni giorno raccoglie le istanze degli operatori, in prima linea nel fronteggiare le richieste spesso disattese delle famiglie con figli ammalati. «La situazione non è semplice e il contatto con Aifa è continuo, alcuni lotti dovrebbero essere liberati a breve ma per il momento dobbiamo gestire una richiesta alta; per il clinico è difficile fare scelte adeguate e si trova a trovare alternative terapeutiche: l’amoxicillina è infatti la prima linea terapeutica per moltissime patologie». Come lo streptococco.
Anche in Italia, come accaduto nei mesi scorsi in diversi Paesi a partire dell’impennata nel Regno Unito, si sta verificando un aumento dei casi di infezioni scatenate dal batterio Gram positivo. Comunemente presente sulla pelle e nella gola, può però colonizzarle mantenendo tuttavia l’infezione asintomatica e di facile risoluzione, talvolta risolvibile perfino senza antibiotico. Quando però l’infezione diventa invasiva può farsi grave scatenando scarlattina, tonsilliti, impetigine. «Anche in questo caso – conclude Morelli – le farmacie hanno cercato di dare una risposta, fornendo tamponi così come accaduto durante la pandemia». Nel mentre si attende una stabilizzazione dell’offerta farmacologica per soddisfare le richieste.