basket
mercoledì 12 Luglio, 2023
di Stefano Frigo
Alla ricerca di profili in grado di fare e sviluppare gioco.
Non per forza play puri, ruolo che sembra essere sempre più in via d’estinzione, ma elementi abili con la palla in mano e con una visione d’insieme che possa aiutare i compagni a rendere al meglio.
D’altra parte perdere in un colpo solo Diego Flaccadori e Matteo Spagnolo è un colpo duro da superare, lo sarebbe anche per realtà che hanno a disposizioni budget molto più importanti nei confronti al portafoglio di Trento e quindi figuriamoci per l’Aquila Basket.
Ecco quindi che il direttore sportivo del club di via Adalberto Libera, Rudy Gaddo, e il tecnico Paolo Galbiati saranno attesi da un periodo molto impegnativo sotto tutti i punti di vista.
Al momento ds e coach si trovano a Las Vegas per seguire da vicino l’edizione 2023 della Summer League e proprio in Nevada avrebbero intavolato una trattativa con Ahmad Caver (26enne 1,88, college: Old Dominion, undrafted 2019).
Il ragazzo del ’96 potrebbe essere il nuovo playmaker titolare della Dolomiti Energia, originario di Atlanta, dopo alcune stagioni in bilico tra Memphis Grizzlies e Indiana Pacers, si è fatto notare quest’anno (16,9 punti, 3,3 rimbalzi e 5,8 assist di media) giocando al BC Wolves di Rimantas Kaukenas della Lithuanian Basketball League.
Le due parti sono molto vicine, si stanno discutendo gli ultimi dettagli ma l’operazione è davvero ad un passo dalla chiusura.
Chi invece ha già chiuso le trattative è Diego Flaccadori che ha deciso per il si a Milano e, dunque, si legherà per due anni all’Olimpia.
Vestirà la canotta biancorossa avendo così la possibilità di tornare a calcare i parquet di Eurolega (che è uno dei suoi obiettivi di carriera) e lottare per lo scudetto.
Nelle prossime ore, e comunque prima di sabato, il passaggio verrà formalmente annunciato ma oramai non ci sono più dubbi a proposito del trasferimento.
Ovviamente in casa Trento, ovviamente tifoseria compresa, si è sperato sino alla fine che il ragazzo bergamasco cambiasse idea ma l’offerta meneghina – che ha riguardato sia il lato economico sia il lato sportivo – è stata troppo forte.