basket
mercoledì 13 Marzo, 2024
di Stefano Frigo
Domenica sera ha offerto una prestazione sontuosa caratterizzata dai 25 punti messi a referto. C’è poco da fare: quando Kamar Baldwin «spinge» è molto probabile che l’Aquila Basket si esprima al massimo delle proprie potenzialità. D’altra parte il ragazzo della Georgia è di gran lunga il più talentuoso e tecnico tra i giocatori a disposizione di coach Paolo Galbiati.
Baldwin, il secondo tempo contro Pesaro avete rasentato la perfezione. Come ha visto lei la partita?
«La differenza, all’interno del match, l’ha fatta la nostra capacità di reagire alle troppe palle perse e agli errori dei primi 6-7 minuti di partita: abbiamo saputo aggiustare il nostro gioco, trovare qualità in attacco e abbiamo anche aumentato l’efficacia della nostra difesa. Abbiamo saputo mettere in campo quello che era stato preparato tutta la settimana, con grande attenzione ai dettagli: però alla fine si vince un incontro solo aumentando la fisicità e l’impatto difensivo e passandoci la palla in attacco, giocando insieme e trovando tanti finalizzatori diversi. Segnare 109 punti di squadra, produrre 31 assist, avere cinque giocatori sopra quota 14 punti segnati, credo che siano tutti numeri che testimoniano la nostra capacità di produrre un buon attacco di insieme».
Ora, per coltivare speranze concrete di qualificazione ai playoff, è più che mai necessario trovare quella continuità smarrita ormai da diversi mesi.
«Sono d’accordo. Partite come quella con Pesaro dimostrano concretamente quanto sia fondamentale, giorno dopo giorno, mettere in campo il nostro basket senza accontentarci: se riusciamo a seguire il piano partita, a fare le scelte giuste in campo, a difendere duro, siamo una squadra che può competere contro chiunque. Ma non possiamo prenderci pause o distrarci, dobbiamo continuare a fare la cosa giusta. Non è facile essere solidi e continui, specialmente a questo livello: ma è proprio questo aspetto, alla lunga, che separa le grandi squadre dalle altre, i grandi giocatori dal resto. Lavoreremo duro giorno dopo giorno alla ricerca di quella continuità di prestazioni e risultati».
Lei invece che momento sta attraversando?
«Come ho avuto occasione di dire qualche settimana fa, non sono del tutto soddisfatto della mia stagione fino ad ora: l’unica cosa che conta per me è come il mio gioco può aiutare la squadra ad avere successo. Nelle ultime settimane non siamo riusciti ad avere la giusta continuità di rendimento, ma sono convinto che abbiamo il potenziale per finire forte la regular season e lottare a viso aperto, una partita alla volta, nella volata playoff a cui puntiamo. In questo momento della stagione tutte le squadre giocano partite fondamentali per la propria classifica, saranno otto sfide intense e complicate che non vediamo l’ora di affrontare al massimo».
La prima di queste otto sfide sarà domenica sera a Brindisi. Che partita si aspetta?
«Molto dura ed equilibrata come tutte quelle che caratterizzano il campionato di serie A. Per i pugliesi, ultimi in classifica, le possibilità di salvezza passano attraverso gli incontri casalinghi, noi dovremo esprimerci al cento percento senza alcun calo di tensione».
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