Basket
martedì 27 Dicembre, 2022
di Stefano Frigo
Atkins, Forray e un pizzico di Flaccadori. Non possono certo bastare tre giocatori per vincere una partita e infatti l’Aquila Basket cede il passo a Trieste (74 – 68 il finale), al termine di un incontro passato ad inseguire e perso meritatamente contro degli avversari apparsi assolutamente alla portata. Trento è stata protagonista di una prestazione confusa e scarica dal punto di vista fisico, clamorosamente insufficienti Udom e Grazulis.
Le due squadre si presentano all’appuntamento di Santo Stefano con una classifica diametralmente opposta: la Dolomiti Energia Trentino viaggia infatti al quarto posto con 14 punti frutto di 7 vittorie e 4 sconfitte, mentre i giuliani sono terzultimi a quota 6 con uno score di 3 successi (uno solo casalingo) e 8 ko.
Sul fronte formazioni il tecnico del club di via Adalberto Libera, Lele Molin, deve ancora fare a meno del baby Matteo Spagnolo che non ha recuperato dal problema al quadricipite femorale.
L’Allianz parte con una gran precisione dall’arco, Pacher inchioda con una mano sulla testa di Atkins e il palazzetto si scalda (10 – 6). Trento si affida a Lockett ma è il solito Forray a far mettere la freccia per la prima volta ai suoi (13 – 12), il primo quarto si conclude con una bomba di Campogrande che permette ai suoi di chiudere avanti di tre (20 – 17). Flaccadori, Conti e Crawford faticano terribilmente ad ingranare, ci pensa Udom a salire in cielo per schiacciare il 21 pari. Trento però continua a perdere troppi palloni (saranno 9 a metà incontro) con superficialità, le idee sono poche e ben confuse, ecco quindi che Molin chiama un time out per provare a mettere un po’ di ordine. Grazulis, ex dell’incontro, commette il terzo fallo e torna in panchina proprio mentre Gaines e Bartley firmano il più sette dai 6.75 per Trieste (33 – 26), Flaccadori si risveglia dal torpore tenendo in linea di galleggiamento l’Aquila (37 – 33). I padroni di casa continuano comunque ad averne di più e tornano negli spogliatoi con 5 punti di vantaggio (44 – 39).
Si riprende e sono sempre i giuliani a dare l’impressione di essere più in palla trovando la doppia cifra di vantaggio con i liberi di Gaines (50 – 39), Trento trova il primo canestro del terzo periodo — dal perimetro il solito Flaccadori — dopo più di quattro minuti. Oltre alla combo guard bergamasca è Atkins l’unico davvero in partita (52 – 45), Forray decide che è il momento di cambiare marcia e mette a referto due bombe in un amen per il meno cinque (56 – 51).
Il numero 10 di Buenos Aires prende la squadra per mano e tra intercetti e assist la trascina verso il 56 pari, a tre quarti di match tutto è ancora in totale equilibrio e da decidere. Udom deve uscire dal campo dopo il quinto fallo commesso nel contesto di una prestazione persino difficile da commentare, non che Grazulis giochi meglio ma almeno resta sul parquet. Trieste pur senza entusiasmare continua ad incrementare il proprio vantaggio (67 – 59), Bartley fa il bello e il cattivo tempo, Spencer fa valere tutta la sua fisicità, dall’altra parte del campo è Crawford l’ultimo ad alzare bandiera bianca. La Dolomiti — grazie al solito Forray e a Flaccadori — torna sotto (70 – 67), la palla del potenziale pareggio capita sulle mani di Atkins ma il canestro la sputa fuori.
Il prossimo impegno per i bianconeri è in programma lunedì 2 gennaio 2023 quando alla Blm Group Arena arriverà Brindisi.
Alta Val di Non
di Massimo Furlani
L'edizione 2025 è la numero 51. Il percorso non è ancora definito: dipenderà dalla neve. Tre le opzioni: la piana dei Pradiei utilizzata lo scorso anno, l’area delle Regole di Malosco o le piste da sci della Mendola
Sesto Pusteria
di Redazione
Il turista croato è stato riaccompagnato alla base degli impianti. Per lui una bella sanzione e una denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale: si era presentato come poliziotto delle forze speciali del suo Paese