La visita
venerdì 22 Dicembre, 2023
di Redazione
Questa mattina l’assessore provinciale alla salute Mario Tonina – accompagnato dal direttore generale di APSS Antonio Ferro, dal direttore sanitario Giuliano Mariotti, dalla direttrice amministrativa Sara Girardi e dai dirigenti medici Antonino Trimarchi e Monica Bonenti – ha effettuato una visita alla Casa Circondariale di Trento, concentrandosi sull’area sanitaria, dedicata alle attività di cura e prevenzione per i detenuti di Spini di Gardolo. Accolti dalla Comandante Ilaria Lomartire i rappresentanti delle istituzioni provinciali hanno avuto modo di confrontarsi con gli operatori sulla qualità delle prestazioni erogate, tutte orientate al mantenimento di un diritto, qual è quello alla salute, inalienabile per ogni persona. Attraverso la cura e l’attenzione alla salute, compresi i bisogni psicologici, si delineano i programmi di rieducazione e reinserimento sociale dei detenuti. Questi programmi coinvolgono i detenuti attraverso la creazione di specifici gruppi dedicati allo sviluppo di una consapevolezza sull’importanza del rispetto, che comprende anche il rispetto di se stessi.
«La mia visita alla casa circondariale di Trento – ha detto l’assessore Tonina – è stata una testimonianza diretta della complessità della realtà carceraria. Quest’esperienza ha suscitato in me una profonda riflessione sulle condizioni esistenti e sulle opportunità all’interno del sistema penitenziario. Desidero esprimere un plauso sincero agli operatori sanitari e alla polizia penitenziaria per l’importante lavoro svolto. La loro dedizione instancabile è un elemento chiave per garantire che la salute e il benessere di ogni individuo siano al centro delle nostre azioni. Questa esperienza rafforza il nostro impegno a sostenere e potenziare iniziative che promuovono la dignità e il recupero dei detenuti, integrando politiche che favoriscano una rieducazione efficace e un reinserimento positivo nella società. Continueremo a lavorare con impegno, collaborando con tutte le parti coinvolte, per plasmare un sistema penitenziario che rispecchi i principi di giustizia, rispetto e umanità». Da un punto di vista sanitario all’interno della struttura sono presenti ambulatori ove vengono accolti i detenuti tutti i giorni della settimana, con assistenza medica e infermieristica, oltre che con tutti quei professionisti sanitari e socio-sanitari necessari a supportare la continuità assistenziale. Anche la collaborazione di medici specialisti esterni è importante poiché, con il loro accesso alla struttura, evitano il più possibile il trasferimento esterno dei detenuti/pazienti per attività diagnostiche e terapeutiche. Tale attività rientra di fatto tra le finalità dell’assistenza domiciliare che, nei prossimi anni, dovrà necessariamente svilupparsi, includendo anche coloro che vivono o hanno vissuto l’esperienza carceraria. Inoltre, per quanto riguarda il trattamento delle dipendenze da droghe ed alcol, si stanno realizzando gruppi di comunità multidisciplinari a cui partecipano i detenuti, anche al fine di rilanciare la formazione congiunta per le prospettive di reinserimento sociale.
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