cronaca

sabato 7 Dicembre, 2024

Latte crudo, il papà del bimbo rimasto in stato vegetativo: “Un esposto contro chi produce”

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Giovanni Battista Maestri: "Etichettatura, il Trentino non ha fatto nulla. Io querelato per stalking"

Una battaglia nata dal dolore e che non si fermerà «fino a quando i nostri bambini non saranno al sicuro» dice Giovanni Battista Maestri, nel corso di una conferenza stampa convocata a Trento. Il padre, che da sette anni assiste un figlio di 11 in stato vegetativo dopo aver mangiato del formaggio a latte crudo, ha annunciato che al termine dell’incontro si sarebbe recato in procura «per presentare un esposto nei confronti di Concast e dei caseifici associati per frode in commercio e per aver venduto prodotti dannosi per la salute pubblica». Annuncio, legato alla recente vicenda di una bambina nel bellunese finita in gravi condizioni dopo aver mangiato il formaggio «saporito della Val di Fassa», a cui poi ha fatto seguire i fatti.

La legge in arrivo
L’esposto non è l’unica strada che Giovanni Maestri sta portando avanti. Il 10 dicembre alla Camera dei deputati sarà presentato un disegno legge che prevede l’obbligo di «etichetta sui prodotti caseari a latte crudo o a media stagionatura che indichi il rischio per la salute dei bambini minori di 10 anni». Una legge bi-partisan, firmata dai deputati liguri Matteo Rosso (Fratelli d’Italia) e Lorenzo Basso (Partito Democratico) e per cui Maestri ci tiene a precisare che «il Trentino non ha alcun merito. Non vorrei che ora l’assessore Tonina o l’assessora Zanotelli si assumessero qualche merito. Loro non hanno fatto nulla». La legge, spiega Maestri, nasce «da un’altra vicenda tragica. La morte in Liguria di un bambino di tre anni per aver mangiato del formaggio a latte crudo. Ho incontrato la famiglia e la nascita della legge la dobbiamo a loro e alla politica ligure. Dove sinistra e destra si sono unite per salvare i bambini».

La vicenda di Maestri
Il figlio di Giovanni Battista, Mattia, nel 2017, quando aveva 4 anni, mangiò del formaggio «Due laghi» a latte crudo, prodotto dal caseificio di Coredo, comprato presso lo spaccio situato in cima al paese, e risultato contaminato da escherichia coli Stec. Mangiato il sabato, dolori atroci la domenica, in stato vegetativo dal lunedì, come racconta il padre andando con la memoria a quelle tragiche giornate. «E pensare che quel formaggio a forma squadrata era indicato come dolce, gustoso, adatto alla merenda dei bambini. Non sono state rispettate le regole igieniche minime, la stagionatura minima, sono stati taciuti i gravi rischi che i prodotti a latte crudo possono avere per i bimbi. Oggi Concast parla di controlli severissimi, ma io ero sicuro che le cagliate di latte crudo non sono controllate al 100% e gli ultimi fatti mi danno ragione. Ora si scopre che solo quelle con il marchio Concast vengono controllate al 100%. Vengano a vedere mio figlio: ha 30 crisi epilettiche al giorno, prende 47 farmaci per flebo, è assistito 24 ore su 24». Per questo fatto ad ottobre casaro e ex presidente del caseificio erano stati condannati. «E ora hanno deciso di ricorrere in Cassazione contro la condanna. Ma la nostra battaglia non si ferma».

Accusato
Ma in questi giorni Maestri non va solo all’attacco si trova anche a doversi difendere. «Sono stato querelato per stalking dal consigliere dell’Apt della Val di Non Nicola Sicher e per questo rischio fino a 10 anni. Chi ha ridotto mio figlio in stato vegetativo è stato condannato per 2.500 euro ed era la pena massima» commenta con amarezza. Su questa vicenda giudiziaria Sicher fa sapere che: «Negli ultimi mesi, mi sono trovato purtroppo a essere bersaglio di numerose offese e minacce gravi, diffuse pubblicamente sui social media e dirette alla mia persona. Alla luce di questa situazione, ho ritenuto necessario tutelarmi e proteggere la mia sicurezza personale attraverso la via legale, decidendo di sporgere denuncia contro chi mi ha pesantemente aggredito e offeso attraverso il web».