Solidarietà
mercoledì 23 Agosto, 2023
di Simone Casciano
Le fiamme che hanno divorato il drago di Vaia, l’opera lignea realizzata a Lavarone dall’artista Marco Martalar e che era diventata una grande attrazione turistica e un simbolo della rinascita dei boschi dopo la tempesta, si sono spente da poco, ma è già partita la corsa alla solidarietà. Una raccolta fondi online ha già superato quota 5mila euro, l’obiettivo finale fissato è di 50mila. A lanciare la campagna è stato il sindaco di Lavarone Isacco Corradi. «Avevamo appena fatto rivivere l’Avez del Prinzep attraverso la voce di uno strumento creato con il suo legno e dopo pochi giorni muore il drago sotto le fiamme – scrive sconsolato il primo cittadino che non riesce a credere a quanto sia successo – Che sia stato per una foto artistica o per atto doloso è in ogni caso stupidità umana dettata dall’ego. Incapacità di apprezzare stando fermi ed in silenzio. In questi 3 anni ho visto persone arrampicarsi, rovinarlo ma mai avrei pensato si arrivasse a tanto». In molti hanno subito fornito solidarietà alla comunità colpita, una vicinanza che ha dato la forza al sindaco per rilanciare subito un progetto di recupero dell’opera bruciata. «Non vogliamo darla vinta a chi ha fatto questo, dobbiamo ripartire più forti di prima. Come la caduta dell`Avez ha permesso di costruire il drago e avviare il progetto “Anima”, questo evento catastrofico sarà un ripartenza, una rinascita». Per questo motivo Corradi chiede aiuto a chi vorrà contribuire. «Per farlo chiediamo l’aiuto a tutti gli amici del drago e siete in tantissimi così che si possa ripartire subito, non vogliamo far vincere la paura e la tristezza. Non ci faremo prendere dallo sconforto o dalla rabbia. Questa era una cosa bella e nessuno ce la porterà via!».
Anche l’attore Andrea Pennacchi si è unito alla campagna con un post su Instagram in cui ha scritto: «Hanno cercato di bruciare un drago. Facciamolo rinascere dalla cenere».