Il funerale
mercoledì 13 Marzo, 2024
di Francesca Dalrì
È stata la sua banda vestita di fucsia ad accogliere e accompagnare nel suo ultimo viaggio Luca Lunelli. Dalla navata sinistra della chiesa parrocchiale di Sant’Udalrico a Lavis, il gruppo strumentale, di cui Lunelli faceva parte da anni come saxofonista, ha suonato per lui dall’inizio alla fine del funerale. Dai legni e dagli ottoni la musica trionfale, quella delle celebrazioni più importanti e sentite dalla comunità, si è propagata riempiendo la chiesa già colma di gente.
Mercoledì 13 marzo, la comunità di Lavis si è riunita attorno alla famiglia di Lunelli per dare l’ultimo saluto al giovane ventiquattrenne scomparso lunedì mattina a causa di un tumore incurabile, scoperto circa due anni fa. Una malattia che all’inizio sembrava quasi vinta, ma che tre settimane fa è precipitata, portandosi via il giovane. «Il destino ti ha portato via troppo in fretta, ma rimarrai per sempre al nostro fianco: ogni volta che guarderemo il cielo, penseremo a te». Questo uno dei ricordi letti ieri in chiesa alla fine della celebrazione. Ricordi colmi di dolore, ma anche e soprattutto della gioia di chi ha avuto l’onore di conoscere un ragazzo «sempre sorridente, amante della vita, disponibile con tutti, gentile». Sono stati innumerevoli gli aggettivi usati ieri per descriverlo.
«Proprio in autunno eravamo stati assieme ad Augsburg sulla tomba di Sant’Udalrico – ha ricordato don Lamberto Agostini –. Mi sembra di vederlo ancora con il suo sax in mano». Poi, rivolgendosi direttamente a Lunelli, ha aggiunto: «Le tue ultime parole sono state “grazie per tutto quello che avete fatto per me”. Noi oggi diciamo grazie a te Luca e a Dio per quanto ha voluto darci e dirci attraverso di te. Datti da fare perché noi quaggiù siamo rimasti orfani della tua dolce compagnia. Fai in modo che ognuno di noi riprenda a camminare». Dall’altare è stato poi ricordato come Lunelli fosse riuscito con la sua positività a dare forza a tutti: «Hai combattuto con tutto te stesso per vivere la vita che tanto apprezzavi. Questo è un arrivederci, non un addio, ciao piccolo angelo».
«Mi ricordo quando da giovane studente sei arrivato a chiedere di poter svolgere da noi l’alternanza scuola lavoro – ha ricordato una collega –. Grazie al tuo impegno, alla tua costanza e alla tua passione, finiti gli studi sei subito venuto a lavorare da noi. Eri sempre puntuale e disponibile, con il sorriso. Di te ci si poteva fidare ciecamente nonostante l’età. Due anni fa sei finito per la prima volta in ospedale: quanto si è sentita la tua mancanza al lavoro in quei mesi! Ma poi sei tornato con il sorriso e la voglia di normalità. Ti eri anche fatto un regalo, mi avevi detto, comprandoti la macchina nuova. Fino a tre settimane fa sembrava andare tutto bene. Tutti dobbiamo imparare da te Luca per come hai affrontato la malattia. Quando ti chiedevo se avevi bisogno di riposarti mi dicevi sempre che avevi bisogno e piacere di venire a lavorare. Tra colleghi ce lo siamo ripetuti spesso: dobbiamo riuscire a crescere i nostri figli come Luca. Gli aggettivi positivi per te non potrebbero finire mai. Ora aiutaci a colmare il silenzio che hai lasciato».
Luca Lunelli sarà ricordato in maniera speciale dalla sua comunità anche durante la santa Messa delle 10.30 di domenica mattina.
novità
di Redazione
Le caratteristiche di questa stanza consentono di mettere a proprio agio persone vulnerabili, nella delicata fase di narrazione e ricostruzione dei fatti subiti, soprattutto se ancora in fase pediatrica
il caso
di Redazione
Il dj ed ex concorrente del Grande Fratello Vip dopo un anno e mezzo di aggressioni fisiche e verbali che avrebbero costretto Sophie Codegoni a cambiare la propria vita per paura, è stato portato nel carcere di San Vittore