La storia
mercoledì 22 Novembre, 2023
di Marina Leonardelli
«Una volta che usciranno, queste poesie non saranno più solo mie e di Paolo: apparterranno a chiunque le leggerà e che le farà sue». Così esordisce Marzia Todero, curatrice e co-autrice assieme a Paolo Rizzolli – il diciottenne lavisano scomparso a causa di avvelenamento alimentare il 23 settembre dell’anno scorso – del libro «Dialoghi». Una raccolta di 54 poesie che verrà presentata in oratorio a Lavis il primo dicembre alle 18. Todero ha avuto un ruolo importante nella vita di Paolo: è stata sua insegnante di italiano a partire dalla terza elementare. Racconta che Paolo era un bambino schivo, molto riservato, ma che dal secondo anno passato assieme ha incominciato a relazionarsi in modo speciale: creando una legame intenso grazie al testo poetico, che l’insegnante aveva presentato a tutta la classe e che per Paolo diventò un mezzo sorprendentemente efficace di comunicazione di pensieri, sentimenti e stati d’animo. Delle poesie Paolo si era appropriato in modo particolare, partecipando, su proposta di Todero, a due competizioni, entrambe vinte, una in concorso e una fuori concorso. Todero ricorda con dolcezza l’assegnazione a Paolo del premio della critica alla Campana dei Caduti Maria Dolens a Rovereto. Lì un bambino minuto, di quinta elementare, aveva letto la sua poesia davanti a una platea incredula di affermati e conosciuti poeti provenienti da tutta l’Italia.
«Ho in mente l’immagine di quando forse il più importate poeta lì presente mi chiese di parlare con Paolo al termine della cerimonia: davanti alla campana gli fece i complimenti, gli parlò brevemente e strinse ammirato la sua grossa mano a quella minuscola del bambino. Fu come un’investitura». Dopo l’improvvisa tragedia della morte di Paolo, i genitori hanno trovato nelle note del suo telefono cellulare alcune poesie e raccolte di pensieri che Todero ha pensato subito di collocare in un libro per renderle note a tutti. Ha scoperto così incredibili corrispondenze e somiglianze tra l’alunno e l’insegnante in termini di stile, di forme grafiche e tematiche affrontate: Paolo preferiva i temi esistenziali, relazionali e trascendenti, Todero quelle esistenziali a base civile. «Sembrava quasi che ci scrivessimo e ci rispondessimo, senza saperlo, creando qualcosa che io definisco legame d’anima», racconta. Il lavoro di sistemazione dei componimenti è stato «un’impresa dolorosa e faticosa dal punto di vista emotivo perché una parte di me doveva rimanere razionale per organizzare il tutto e l’altra, invece, mantenere un contatto spirituale con Paolo». Una delle speranze di Todero per l’uscita del libro è che nuovi giovani si possano avvicinare al genere poetico e possano usarlo come uno strumento per interagire col mondo: «La poesia può anche essere un’arma per cambiare le cose, per modificare la prospettiva della gente. I testi sono destinati a essere come figli: crescono, si sviluppano, entrano in contatto con altri. Sono felice che l’energia di un ragazzo straordinario si diffonda nell’ordinario». I ricavati dalla vendita del libro andranno all’oratorio di Lavis, frequentato da Paolo fin dalla più tenera età e poi da adolescente come animatore, nonché a un’associazione scelta da Todero.
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di Redazione
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