Il report del Comune
lunedì 17 Aprile, 2023
di Redazione
Precisamente 142,5 milioni di euro, circa 1.200 euro per abitante: a tanto ammonta la spesa per investimenti del Comune di Trento in termini di opere e manutenzioni straordinarie attualmente in fase di progettazione o di realizzazione. In particolare, ammonta a 7 milioni di euro la spesa media annua per le manutenzioni straordinarie, mentre le opere pubbliche gestite nel 2023 valgono 135,5 milioni di euro. Una parte dei finanziamenti – circa 29 milioni – è stata garantita dalla partecipazione ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I dati sono riassunti nel nuovo rapporto 2023 sui lavori pubblici (disponibile online sul sito del Comune), curato dalla Direzione generale del Comune.
È la mobilità il settore su cui sono previsti i maggiori investimenti: 35,4 milioni di euro che prevedono tra l’altro l’Hub di interscambio all’ex Sit (22,7 milioni di euro, 20 stanziati dal Pnrr), il collegamento verticale con la collina est (5,3 milioni), la messa in sicurezza del ponte e della strada di Gardolo di mezzo (2,2 milioni), la realizzazione delle rotatorie di San Lazzaro (850 mila euro) e di Sopramonte (397 mila euro) oltre che percorsi pedonali e marciapiedi a Cognola e Mattarello.
A questi investimenti va aggiunta la spesa per le ciclabili, che costituiscono un capitolo a sé visto il numero degli interventi: si tratta di 12,2 milioni di euro stanziati per nuovi percorsi in svariate parti della città (di cui 1,8 milioni stanziati dal Pnrr), da via Santa Croce a Centochiavi, da Povo-Villazzano a via IV novembre a Gardolo. Tra le opere c’è anche la nuova passerella ciclopedonale sull’Adige (5,7 milioni di euro) in attesa di perfezionamento del finanziamento provinciale.
Al secondo posto nella classifica degli investimenti c’è la rigenerazione urbana, con arredi e riqualificazioni (32,5 milioni di euro), che comprendono tra l’altro il completamento dell’intervento quasi concluso di piazza Mostra (a giugno inizieranno i lavori della parte davanti alle scuole Sanzio), il recupero delle Mura di piazza Fiera (1 milione) e della Barchessa (2,5 milioni).
C’è poi il comparto Santa Chiara, con la riqualificazione dell’ex mensa (3,7 milioni, lavori conclusi ad aprile del 2024), del parco (1,2 milioni, lavori conclusi a marzo 2025), la manutenzione straordinaria dell’ex facoltà di Lettere (3,7 milioni, conclusione lavori ad agosto 2025) e la sua trasformazione nel polo dell’innovazione, cultura e impresa (5,2 milioni di finanziamento, che deve essere ancora perfezionato dalla Provincia). Infine entro agosto del 2024 saranno conclusi i lavori della nuova sede degli uffici tecnici in via San Giovanni Bosco (12,6 milioni di euro).
Ammontano a ben 23,8 milioni di euro gli investimenti per lo sport, con i due lotti di riqualificazione del Centro sportivo Manazzon (1,6 più 5,3 milioni di euro di cui 3,9 finanziati dal Pnrr), la nuova vasca bimbi del lido estivo (700 mila euro) e l’area wellness (850 mila euro). Entro settembre dovrà essere pubblicata la gara per l’appalto integrato della nuova piscina alle Ghiaie (12,2 milioni), a dicembre saranno conclusi le sistemazioni esterne e gli allestimenti della pista indoor (650 mila euro).
Gli interventi sugli edifici scolastici (14,6 milioni di euro) comprendono tra gli altri il rifacimento del nido Orsetto Pandi a Cristo Re (3 milioni di euro finanziato dal Pnrr per 2,2 milioni), l’ampliamento delle Medie di Mattarello (5,6 milioni di euro, conclusione a dicembre), le sistemazioni e manutenzioni straordinarie alle Comenius di Cognola, alle elementari di Ravina, alle Pigarelli, alle Schmidt e alle Bronzetti-Segantini.
Ammontano a 6,2 milioni di euro gli investimenti sugli edifici per la collettività (tra gli altri, il Punto d’Incontro e gli alloggi in via Sant’Anna a Gardolo finanziati dal Pnrr, l’ex Centro civico di Povo, il magazzino dell’Azienda forestale), valgono 5,8 milioni quelli per la sicurezza del territorio (messa in sicurezza delle pareti rocciose in via Doss Trento, in zona Maderno e Moià, nuova caserma vigili del fuoco di Cognola), 4,6 milioni quelli per le reti tecnologiche e il sistema idrico integrato (collettori per acque bianche e acque nere, illuminazione pubblica, videosorveglianza).