Violenza domestica
lunedì 2 Ottobre, 2023
di Redazione
Aveva il divieto di avvicinarsi all’ex compagno convivente, ma a metà settembre è andata nella casa familiare, pizzicata sul fatto dai carabinieri di Ledro, la donna è finita in manette. È accaduto nell’Alto Garda, protagonista della vicenda una trentina di cinquant’anni che, colpevole appunto di aver violato la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento al suo ex compagno convivente, emessa nei suoi confronti agli inizi di settembre dal Gip del Tribunale di Rovereto. I fatti risalgono a sabato 16 settembre quando l’uomo, terrorizzato, ha contattato la Centrale operativa dei carabinieri di Riva del Garda, affermando che la sua ex compagna stava cercando di entrare dentro casa. L’ex convivente era particolarmente agitato perché la donna, in passato, durante le loro violente litigate, più volte lo aveva minacciato di morte, avvisandolo che gli avrebbe conficcato un coltello in gola durante il sonno; proprio per questo motivo, a luglio di quest’anno aveva sporto denuncia dai carabinieri. L’operatore di Centrale, compresa la delicatezza e l’urgenza dell’intervento, ha immediatamente inviato sul posto una pattuglia della stazione carabinieri di Ledro e una seconda pattuglia da Storo in appoggio. I militari, arrivati sul posto, hanno trovato la donna all’interno della legnaia retrostante l’abitazione, mentre stava cercando di sfuggire al controllo. Immediatamente bloccata, non ha opposto resistenza ed è stata condotta accompagnata prima alla stazione di Ledro poi, al termine delle formalità di rito, alla Casa Circondariale di Trento. L’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Rovereto e a carico della donna è stata disposta la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Ledro.