politica

sabato 27 Gennaio, 2024

Lega a congresso, il segretario trentino Binelli tenta il bis ma solo se la «candidatura è unitaria»

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Circa 200 i militanti leghisti del Trentino chiamati a scegliere il loro «capitano» . Il 24 marzo l'assise che eleggerà anche i delegati per il congresso nazionale

L’ultima volta che i militanti della Lega hanno scelto il loro capo era il maggio del 2018. Fu eletto Mirko Bisesti, che portò il partito all’arrembaggio della Provincia, issando sullo scranno della giunta il primo governatore leghista della storia del Trentino. Poi l’astro nascente del Carroccio, amico di Salvini e mister preferenze alle elezioni provinciali di quell’anno, inciampò nella gestione delle elezioni comunali del 2020. A Trento il centrodestra perse miseramente e l’amico Salvini decise il commissariamento, sostituendolo con l’allora deputato trentino Diego Binelli.
Giovedì sera il direttivo regionale del partito — c’erano Binelli, Bisesti, il consigliere provinciale Roberto Paccher, gli ex consiglieri provinciali Alessandro Savoi e Mara Dalzocchio, la sindaca di Riva Cristina Santi e Marco Leonardelli dei giovani leghisti — ha deciso la data del nuovo congresso: il prossimo 24 marzo. E quindi, dopo sei anni dall’ultima assise e dopo quattro anni di commissariamento, la Lega del Trentino potrà scegliere il suo nuovo “capitano”. «Avranno diritto di voto spiega Binelli — tutti i militanti». Una precisazione necessaria, perché nella Lega ci sono militanti e sostenitori. I primi hanno un’anzianità che permette loro l’elettorato attivo. «Per essere poi eletti nel Consiglio federale serve un anno di anzianità come militante, per accedere invece alla segreteria tre anni». L’assemblea elettiva, dunque, raggiunge circa le 200 unità.
Binelli è il commissario uscente, che guarda a una riconferma alla guida del partito, questa volta passando per un’elezione: «C’è l’idea di mettermi a disposizione. Poi vediamo — afferma — perché vorrei che la mia fosse in qualche modo una candidatura unitaria, condivisa». Giovedì, alla riunione del direttivo regionale, è stato lo stesso Binelli ad annunciare l’imminente congresso. Ed è stato l’ex segretario Bisesti a chiedergli se ci fossero ipotesi di candidatura. Che si è rivelata un’auto-candidatura.
Nessuno sembra aver eccepito, piuttosto si è preso atto della comunicazione ricevuta. Nei prossimi giorni, quando la notizia sarà nota anche alla base, si scoprirà se la «candidatura unitaria» di Binelli avrà il via libera. Potrebbe invece generarsi una richiesta di cambiamento, con l’individuazione di un nuovo nome per la guida del partito.
I tempi però sono stretti. «Ormai si credeva che il congresso trentino fosse celebrato dopo le europee di giugno — fa sapere un dirigente leghista, che della decisione non era ancora a conoscenza — anche per non creare tensioni prima di quella partita elettorale, ma soprattutto prima della tornata amministrativa che coinvolge un comune importante come quello di Rovereto». Il congresso di marzo dovrà eleggere il segretario politico ma anche i delegati per il congresso nazionale — federale, dicono i leghisti — la cui data, però, non è mai stata fissata.