Elezioni 2023
sabato 29 Luglio, 2023
di Tommaso Di Giannantonio
Dopo mesi di tensioni il centrodestra si ricompone. Alle elezioni provinciali di ottobre il candidato presidente sarà il governatore uscente Maurizio Fugatti e, in caso di vittoria, la sua vice sarà la presidente di Itea Francesca Gerosa, che per sei mesi e mezzo è stata la candidata alternativa del partito di Giorgia Meloni. Di fatto una prima ripartizione di ruoli, ma senza conoscere l’esito delle urne. Quasi un inedito, nella sua veste pubblica. La fumata bianca è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri con una nota stampa unitaria di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
Le trattative
La comunicazione congiunta inviata lo scorso mercoledì dagli uffici romani della Lega lasciava presagire che l’accordo su Fugatti sarebbe stato ufficializzato a stretto giro. Ufficializzato appunto. Perché in realtà i vertici nazionali avevano già trovato l’intesa sul candidato presidente. Il nodo da sciogliere era quasi tutto interno a Fratelli d’Italia, diviso fra chi (i consiglieri provinciali e i deputati Andrea de Bertoldi e Alessia Ambrosi) non era d’accordo sulla designazione pre-elettorale di Gerosa e chi invece sosteneva l’indicazione del suo nome per la vicepresidenza, a partire dal commissario trentino del partito Alessandro Urzì. Per tutto il pomeriggio ci sono state chiamate fra Trento e Roma, con il responsabile organizzativo nazionale di FdI, Giovanni Donzelli, a tenere le fila. Il risultato è il ticket all’americana, con il candidato presidente che viene disegnato simultaneamente con la nomina del suo vice o della sua vice. Ma con una differenza rispetto agli Stati Uniti: qui, in caso di vittoria della coalizione, la vicepresidente non è automaticamente eletta.
La fumata bianca
La nota è arrivata ieri alle 19.15 dalla segreteria provinciale di Fratelli d’Italia. E cerca di «territorializzare» il più possibile l’accordo. «I responsabili trentini dei partiti Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia — recita così la nota — dopo una approfondita analisi della situazione politica del territorio trentino, in accordo con i vertici nazionali comunicano la loro decisione di sostenere unitamente la candidatura a presidente di Maurizio Fugatti per le prossime elezioni di ottobre 2023 in Trentino. Il percorso finora fatto di allargamento della coalizione ad altre realtà territoriali di ispirazione autonomista è da noi giudicato positivamente in quanto rappresenta al meglio lo spirito e le istanze della comunità trentina. Le decisioni sugli assetti della futura giunta provinciale, a seguito di una auspicata vittoria della nostra coalizione, saranno prese sulla base del risultato elettorale conseguito dai singoli partiti, tenendo comunque fin d’ora presente che la vicepresidenza della giunta provinciale spetterà a Francesca Gerosa, rappresentante di Fratelli d’Italia».
Gerosa: «Ora lavoriamo uniti»
Comprensibilmente soddisfatta Francesca Gerosa. «Ho chiamato subito il presidente Fugatti e gli ho fatto i complimenti — dice — Adesso ripartiamo tutti uniti per prenderci il governo della Provincia per i prossimi cinque anni». Gerosa dovrà prima vedersela con le fratture all’interno del suo stesso partito. «In tutti i partiti — spiega — ci sono sempre le contrapposizioni interne ma sono sicura che FdI si ricompatterà perché l’obiettivo è fare un ottimo risultato». Infine, l’esponente di FdI conferma la decisione di dimettersi da presidente di Itea: «A inizio settembre».
Il Patt: «Decisione presa a Trento»
A questo punto gli autonomisti del Patt si troveranno a gareggiare all’interno di una coalizione che ha già riconosciuto l’eventuale ruolo di vicepresidente a un’esponente di un partito nazionalista. «La fumata bianca è arrivata da parte delle sezioni trentine dei partiti nazionali ed è arrivata su Fugatti: è andata come avevamo detto noi. Nessuna imposizione da Roma — sottolinea il segretario del Patt, Simone Marchiori — Quello che ci interessa è che la squadra sia convintamente autonomista e porti risultati concreti».
Gottardi: «Divina non ci fa paura»
L’accordo offre anche l’assist al segretario trentino della Lega Diego Binelli di spedire una stoccata all’ex Carroccio Sergio Divina, che su il T di ieri ha ufficializzato la sua discesa in campo (oggi ci sarà la presentazione pubblica). «Lui si era espresso a favore dell’unità del centrodestra — dice Binelli — E oggi che il centrodestra è totalmente unito immagino che sarà contento e riterrà non più necessaria la sua candidatura». Gli fa eco Mattia Gottardi, leader della Civica: «Divina si rivolge ai civici? Non ravvedo nulla di nuovo, se non la riedizione di schemi del passato, di persone che hanno avuto rancori personali. Non ci sono spazi per Divina».
il caso
di Redazione
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