l'inchiesta

mercoledì 21 Agosto, 2024

L’estate 2024 della Music Arena costa già 2 milioni di euro. Dai cachet a palco e luci: ecco tutte le spese dei concerti

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Santa Chiara, conti in rosso. Spesi oltre 640mila euro per gli artisti, 500mila di service. Un milione per gli allestimenti del palcoscenico

Sommati i costi dell’estate 2024 della Trentino Music Arena arrivano a oltre 2,2 milioni di euro. Cifra a cui però mettere qualche asterisco: sia perché alcune voci prevedono la spesa massima, non quella che sarà poi la spesa effettiva sia però perché ci sono costi ancora da contabilizzare, confermando quindi che le uscite supereranno sicuramente i 2 milioni di euro. L’analisi dei costi, portata avanti visionando i singoli affidamenti diretti, raccontano le spese di un estate di concerti normale, ma anche come la Trentino Music Arena sia tutt’ora un’area che richiede costi di gestione spropositati rispetto agli eventi che vengono organizzati ed è proprio questo a generare infine quello squilibrio dei conti che ad oggi fa registrare un rosso di 2,3 milioni di euro al Centro servizi culturali Santa Chiara che per conto della Provincia sta gestendo l’estate di concerti a Trento Sud. Centro i cui conti sarebbero virtuosi per la sua ordinaria, ma importante e vasta, organizzazione e che sprofondano nel rosso quando si sommano le spese per l’arena voluta da Fugatti e inaugurata con il concerto di Vasco Rossi ormai nel 2022.
Artisti e biglietti
In totale per gli artisti dell’estate 2024 sono stati spesi 637.500 euro ed è un conto parziale. Sì perché vanno aggiunti gli Europe, di cui non è ancora noto il cachet e non sono invece conteggiati Mannoia, Pooh e Umberto Tozzi i cui concerti sono stati organizzati direttamente da Showtime che si è occupata di pagare gli artisti, tenendo per sé l’incasso dei biglietti. Il «paperone» tra gli artisti è Achille Lauro con 75mila euro (atteso in Trentino a settembre), seguito da Capoplaza con 69mila euro (in arrivo con il Drip Festival il 29 agosto) e dai The Kolors con 61mila euro (in calendario l’8 settembre). Questi cachet, presentati a dei professionisti dell’ambito della musica che si occupano di organizzare concerti e festival, sono stati giudicati al rialzo. La spiegazione però sta nei dettagli, tutti gli accordi sono stati sottoscritti non direttamente con gli artisti o i loro rappresentanti, bensì con la Sgr Agenzia Teatrale.
Un’agenzia emiliana che ha fatto da contatto tra il Centro e gli artisti e che per questo servizio, con ogni probabilità, ha applicato una percentuale ai cachet come proprio guadagno. Si tratta della stessa agenzia che era stata coinvolta anche da Edg un anno fa per organizzare l’estate 2023. Con ogni probabilità il Centro è passato per questo canale per velocizzare la programmazione in considerazione dei tempi ridotti per organizzare l’estate, avendo ricevuto il mandato solo in primavera. Ci sono poi 60mila euro alla Nove Eventi srl per l’organizzazione di «International Voice and Baby Talent Festival e European Voice & Sound», concorsi canori che stanno accompagnando le serate musicali nel pomeriggio.
Un allestimento oneroso
Anche alla voce allestimento le spese sono considerevoli. Per il Santa Chiara ammontano a 502.650 euro, mezzo milione a cui poi vanno sommati altri 330.750 euro sostenuti dalla Provincia per il noleggio di varie attrezzature tra cui pedane tecniche, illuminazione integrativa, estensioni laterali, transenne antipanico e generatori per tutto il periodo estivo. Rimane in campo al Centro invece il service luci (quasi 139mila euro, quello audio (139mila euro), quello video (138mila euro), oltre all’allestimento tecnico per il concerto dei Pooh (quasi 55mila euro) e si presuppone anche quello di Fiorella Mannoia, di cui però ancora non c’è traccia sui documenti, oltra a quello di Umberto Tozzi in programma a settembre, i 3 eventi organizzati da Showtime. Le aziende a cui si è appoggiato il Santa Chiara sono Iiriti Srl, Ole Srl e Garda Servizi allestimenti. Facendo le somme questa voce forse costa anche di più di un anno fa, ma questo si spiega anche con un allestimento migliore. C’è un palco più grosso, ci sono le tribune, sono state messe le sedie quando l’evento lo richiedeva, così come sono state previste scenografie. Maggiori spese quindi, ma sostenute con la volontà di presentare un prodotto migliore.
Il nodo della gestione
Ai costi di gestione mancano varie voci che saranno probabilmente contabilizzate alla fine di tutti gli eventi. Un esempio: si conosce il costo dei generatori noleggiati, ma non è ancora valutabile quanto stia costando in carburante ogni serata della Trentino Music Arena, e la stima si aggira attorno ai 20mila euro a serata, conto che porterebbe il totale alle centinaia di migliaia di euro. Quello che emerge dalle carte è che Edg Spettacoli, che un anno fa aveva gestito gli eventi, quest’anno ha ricevuto due affidamenti diretti, per un totale di quasi 175mila euro, per occuparsi di logistica, coordinamento e produzione operativa e organizzativa degli eventi. Una cifra che dà l’idea dei costi di gestione dell’area, così come un’altra voce. Per la security solo per le date di giugno sono stati spesi 50mila euro. Si tratta di una cifra spropositata rispetto al numero di persone presenti agli eventi, poche migliaia, circa 5 volte più grande del dovuto. Stesso discorso per l’assistenza sanitaria, che per gli eventi di luglio ammonta a circa 20mila euro. Il problema è lo stesso che aveva afflitto la gestione di un anno fa: il personale richiesto non è parametrato in base al numero di partecipanti, ma alla grandezza dell’area, che nel caso della Trentino Music Arena è molto vasta. Il Centro Santa Chiara si auspicava che il nuovo perimetro permettesse di abbattere quei costi, è corretto supporre che non sia stato così, almeno per gli eventi di giugno.
Ticketing e pubblicità
Ingente anche l’investimento in pubblicità. 147mila euro sono andati alla Impulso Srl per la campagna web e social e per la promozione dei 4 festival e del concerto degli Europe. Da mettere con asterisco invece le voci di spesa per il servizio di biglietteria operato dai vari portali del settore e che riporta l’incasso massimo possibile per i rivenditori e non quello effettivo basato sul numero esatto di biglietti venduti, dato che si conoscerà solo a fine eventi.
Le altre spese
Ci sono poi altre spese meno categorizzabili. Per esempio 25mila euro alla Fondazione Fitzcarraldo per «monitoraggio e valutazione delle ricadute economiche e socio culturali della Trentino Music Arena». Infine ci sono 50mila euro destinati alla Lungomare Srl per «Consulenza progetto musicale Trentino Music Arena». Ma cos’è o chi è Lungomare Srl? È una società il cui socio principale al 90% è Vittorio Costa, avvocato della musica e dello spettacolo già noto in Trentino ai tempi del concerto di Vasco Rossi. Era stato anche presente in Provincia fianco a fianco del presidente Fugatti in occasione di una conferenza stampa di presentazione del concertone del «rocker di Zocca», di cui Costa cura gli interessi. È tornato poi come consulente dell’estate della Trentino Music Arena su incarico del Santa Chiara e pare fosse già stato coinvolto al fianco di Edg un anno fa. Curiosità finale: Costa è anche socio attraverso la Lungomare di Nove Eventi, la società incaricata di organizzare i concorsi canori dell’estate della Trentino Music Arena.