la lettera
sabato 3 Febbraio, 2024
di Redazione
In occasione della cerimonia che avrà inizio oggi alle 11.30 presso il T Quotidiano Arena e che celebrerà Trento come capitale europea del volontariato, il Cantiere per la Pace ha deciso di indirizzare una lettera aperta al presidente Sergio Mattarella, ospite d’onore alla cerimonia. In poche righe alcune firme della società civile e politica trentina chiedono che l’Italia non venga trascinata «in nome di pretestuose logiche di difesa, in n operazioni belliche sottratte alla conoscenza e alla discussione parlamentare».
«Caro Presidente,
oggi la nostra città si ritrova attorno alla Sua persona nella responsabilità, ricevuta insieme all’onore, d’essere stata Trento riconosciuta come “Capitale Europea del Volontariato 2024”. Anche noi, come la maggior parte del volontariato trentino, siamo impegnati e molto nel prenderci cura di un bene comune, quello che forse può essere definito il primo di tutti, senza il quale anche tutti gli altri cadono: la pace. Da quasi due anni questo bene è calpestato per le tante, troppe guerre che opprimono milioni di persone e che incombono come minaccia su tutti i popoli del pianeta, per gli effetti diretti o indiretti. Trento, capitale del volontariato, non può che sentirsi chiamata in causa e lottare contro queste “inutili stragi” che si consumano sotto i nostri occhi, principalmente contro la popolazione civile inerme e innocente.
Anche da Lei, come dalle più autorevoli e lungimiranti personalità, nel discorso di fine anno e non solo abbiamo sentito pronunciare frasi inequivocabili sul diritto alla pace per tutti i popoli, sulla necessità della convivenza e di una composizione pacifica dei conflitti.
Per questo oggi ci rivolgiamo a Lei, garante della Costituzione: Le affidiamo la volontà politica del popolo del volontariato trentino che La sostiene e La incoraggia nel Suo compito, che La scongiura di evitare che – in nome di pretestuose logiche di difesa – il nostro Paese venga trascinato in operazioni belliche sottratte alla conoscenza e alla discussione parlamentare, estranee ad una Repubblica che “ripudia la guerra”. Presidente siamo sinceramente preoccupati! No! L’Italia non può essere trascinata nella logica della guerra “come soluzione di controversie internazionali”. Non nel nostro nome.
Per il Cantiere di pace Anderle Marta, Ansaloni Alessia, Baino Marco, Bortolotti Piergiorgio, Comin Paola, Martinelli Pierino, Nardelli Michele, Nicoletti Walter, Pedrini Ilaria, Pilati Massimiliano, Santoni Riccardo, Scrinzi Donato, Tamanini Alberto, Trentini Andrea, Zappini Federico