Finanziamenti
giovedì 30 Maggio, 2024
di Tommaso Di Giannantonio
Mancano ormai pochi giorni alle elezioni europee. I partiti si preparano allo sprint finale per la campagna elettorale. Ma quanto conta l’Europa? In particolare, qual è l’impatto dei fondi europei sui territori? In Trentino i programmi di finanziamento targati Ue valgono circa 2 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. Ciò significa che da «mamma» Europa arrivano 285 milioni all’anno, quasi il 6% del bilancio provinciale. Gli interventi finanziati sono molteplici: solo per fare qualche esempio, la costruzione di una nuova scuola, il bando per le startup, i buoni servizio per il doposcuola, i contributi per gli agricoltori, il piano di digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Aumentano le risorse del Pnrr
Il principale canale di finanziamento è il Next Generation Ue, lo strumento messo in campo dall’Unione europea per favorire la ripresa dei Paesi membri dopo la pandemia. Parliamo del fondo che finanzia il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) 2021-2026, cioè il piano italiano da 194 miliardi, di cui circa il 65% in prestiti e circa il 35% in sovvenzioni.
Stando all’ultimo aggiornamento di maggio, il Trentino beneficia di 1 miliardo e 290 milioni, circa 150 milioni in più rispetto ai dati dello scorso marzo. In particolare, si sono aggiunti 106,7 milioni per gli interventi finalizzati alla riduzione delle perdite di acqua negli acquedotti, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti. Sono aumentati, poi, i fondi destinati al progetto della Fondazione Bruno Kessler nel campo dell’idrogeno e della microelettronica: da 15,2 a 39,6 milioni. I restanti 20 milioni vanno a rimpolpare i progetti sulla ricerca di base e applicata, i dottorati di ricerca e i contratti di filiera agricola e agroalimentare.
Politica agricola comune
A proposito di agricoltura, il secondo canale di finanziamento più importante in termini economici è il Piano strategico per la Politica agricola comune (Pac). In questo caso al Trentino spettano 199 milioni nel periodo 2023-2027. Le risorse sono utilizzate per garantire un equo reddito agli agricoltori e rendere maggiormente competitivo il settore.
Fondo di sviluppo regionale
Altri 181 milioni arrivano dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per il periodo 2021-2027. Il finanziamento – ripartito tra Ue (40%), Stato (42%) e Provincia (18%) – viene destinato a tre priorità: Trentino competitivo (88 milioni), Trentino in rete (13 milioni) e Trentino sostenibile (73,7 milioni).
Fondo sociale europeo plus
Arriviamo quindi al Fondo sociale europeo plus (Fse+), da cui il Trentino riceve un finanziamento di 160 milioni (ripartito nello stesso modo del Fesr). In questo caso i fondi sono utilizzati per tre diverse priorità: occupazione (58,3 milioni), istruzione e formazione (56,5 milioni) e inclusione sociale (38,4 milioni).
Fondo sviluppo e coesione
C’è infine il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2021-2027. Al Trentino spettano 95 milioni, di cui 67 per le scuole, in particolare 28 milioni per la nuova sede dell’istituto professionale Pertini, 21 milioni per il nuovo liceo artistico Depero e 18 milioni per la nuova sede del liceo artistico Vittoria. Altre risorse vanno alla bonifica dell’ex Alumetal di Mori: 5 milioni.
Banca europea degli investimenti
A questo plafond da 2 miliardi, come riportato su il T del 24 maggio, si potrebbe aggiungere un prestito di 450 milioni da parte della Banca europea degli investimenti (Bei) per il finanziamento del nuovo ospedale del Trentino (400 milioni), della funivia Trento Monte-Bondone e per partecipare al Fondo di rigenerazione urbana in via di costituzione.
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