l'allarme
martedì 12 Settembre, 2023
di Beppe Castro
Il presidente dell’associazione pescatori dilettanti di Levico Terme, Walter Pohl, per far fronte all’incuria dei più e alle inefficienze dei controlli, ha scritto e inviato una lettera per chiedere azioni immediate e non future all’amministrazione comunale del centro termale, al comando della polizia locale Alta Valsugana e per conoscenza ai comuni di Pergine e Tenna.
Nella nota la rabbia dei pescatori che non si arrendono al degrado ambientale di un luogo di straordinaria bellezza che per secoli continua ad affascinare i turisti.
«La nostra associazione si occupa da molti anni ormai, in aggiunta alla propria attività caratteristica, anche di svolgere un servizio di monitoraggio, manutenzione e pulizia del lago di Levico – riporta la lettera di Pohl -. Non può passare inosservato ai nostri occhi, e insieme ai nostri a quelli di cittadini e turisti, lo stato di totale abbandono della sponda nord del nostro lago.
Sebbene questa associazione sia a conoscenza sia della competenza territoriale di detta sponda, sia degli strumenti di dissuasione in tempi recenti adottati dalla vostra amministrazione, la sensazione diffusa, supportata da articoli di cronaca più e meno recenti, è che quanto adottato non possa essere considerato sufficiente in assenza – o quantomeno in carenza – di controlli specifici svolti dagli enti preposti, controlli che possano affrontare fino ad eradicare totalmente la problematica. In una situazione già non facile per l’attività della pesca, a causa delle note restrizioni normative che dall’alto sono state imposte alle associazioni, e di diretta conseguenza ai nostri pescatori ed agli ospiti, riteniamo che la massima attenzione dovrebbe essere dedicata a chi – tenendo duro – nonostante tutto ama la pratica di questo sport ed ama l’ambiente che lo circonda.
Riteniamo che una situazione apparentemente incontrollata come quella da questa nostra evidenziata rappresenti, come fatto non di non secondaria importanza, anche uno spiacevole biglietto da visita per chi visita la nostra città e si addentra lungo il giro del nostro lago. Con la preghiera di voler tenere in considerazione questa nostra rimostranza, espressa in modo del tutto collaborativo, ci mettiamo a disposizione per eventuali incontri o altre iniziative che questa amministrazione volesse intraprendere».
Fin qui la lettera di denuncia dell’associazione pescatori dilettanti di Levico. A rispondere è il sindaco Gianni Beretta.
«La parte in questione oggetto della denuncia – sottolinea il primo cittadino -, è una riserva locale e non provinciale dunque ha minori vincoli rispetto a quella a sud che ricade tutta sul nostro territorio. Come amministrazione abbiamo predisposto dei divieti per impedire l’accesso alle auto e al campeggio libero.
Ci sono anche le forze dell’ordine che effettuano i controlli e sono stati fatti un centinaio di verbali negli ultimi mesi. Stiamo ipotizzando qualche correttivo per salvaguardare quell’area che confina con i comuni di Pergine e Tenna con un progetto di riqualificazione del lago che potrebbe essere finanziato dalla Comunità di valle.
Nel 2019 abbiamo fatto una ordinanza per far togliere le barche incustodite e vecchie e adesso nei prossimi mesi dopo un accordo con i responsabili del servizio bacini montani sarà predisposto un intervento per migliorare le sponde dello specchio d’acqua e la strada dei pescatori. Infine posso aggiungere che programmeremo un incontro con l’associazione dei pescatori dilettanti di Levico che ascoltiamo spesso e volentieri per varie attività», ha concluso il sindaco.