L'intervista
domenica 15 Ottobre, 2023
di Donatello Baldo
Quasi un anno di governo Meloni. E se si chiede all’ex premier Giuseppe Conte di fare un primo bilancio, risponde così: «Inadeguatezza e tradimento».
Addirittura?
«Meloni si è dimostrata inadeguata a fronteggiare le emergenze dei cittadini. In pandemia prometteva mille euro con un click a tutti e con il carovita che morde e gli stipendi che arretrano non ha messo nemmeno una misura seria in campo contro il caroprezzi, il carobenzina, l’impennata dei mutui. Ha anzi tagliato gli aiuti alle famiglie più in difficoltà. Poi il centrodestra al Governo ha tradito tutti gli impegni presi, con clamorose giravolte sul blocco navale dei migranti, visto che gli sbarchi con Meloni raddoppiano. E poi le retromarce su Superbonus, trivelle, una gran confusione sul tema dell’autonomia».
E il bilancio dell’attività di opposizione? Sarà possibile rafforzare l’asse con il Pd? Anche elettoralmente?
«Non facciamo cartelli elettorali come la destra facendo finta di essere d’accordo su tutto per poi tradire gli elettori una volta preso il loro voto. Per noi conta la possibilità di centrare gli obiettivi politici. Con il Pd ci sono alcune differenze innegabili: noi siamo contro la strategia dell’invio di armi a oltranza in Ucraina, diciamo no a soluzioni superate come gli inceneritori, non abbiamo mai abbracciato politiche come il Jobs Act che ha creato solo incertezza e precarietà. Ci sono però temi su cui si possono sperimentare convergenze, come sul salario minimo legale. Lavoriamo su quelli».
In Trentino i 5 Stelle si presentano in solitaria, il centrosinistra ha preferito dialogare con Italia Viva e Azione, che sull’ingresso del suo partito in coalizione hanno posto il veto. «No al populismo, nemmeno di sinistra», hanno affermato. Siete populisti? E di sinistra?
«Il M5S è una forza politica che crede nella difesa delle persone più deboli nella società, che vuole tutelare le nostre piccole e medie imprese, che è convinta che le armi non servano a fare la pace ma solo a fare un deserto, che vuole eradicare la presenza criminale in Italia e tutelare l’acqua pubblica e l’ambiente. Di certo non può trovarsi bene col M5S chi, come Italia Viva e Azione, sostiene politiche che danneggiano i diritti dei lavoratori, spinge per l’aumento indiscriminato della spesa militare, vuole privatizzare l’acqua e ogni genere di servizio pubblico e crede di combattere il cambiamento climatico costruendo inceneritori».
In Trentino, grazie ai fondi del Pnrr, sarà realizzata la circonvallazione ferroviaria. Ci sono preoccupazioni per le zone inquinate che saranno toccate dai lavori di scavo e il rischio di sforare la data del 2026 legata al finanziamento è reale. Che fare? Sarà possibile negoziare nuove scadenze?
«Se ci sono zone inquinate vanno bonificate a prescindere, perché la prima preoccupazione deve essere garantire la salute dei cittadini. Quanto alle nuove scadenze, è certamente possibile rinegoziarle, a patto di averne la capacità. Prima che ottenessimo i fondi del Pnrr dall’Unione Europea tutti dicevano che era impossibile, ma tornammo a casa con 200 miliardi di euro. Questo avvenne perché lavorammo bene e in maniera credibile. Lo stesso discorso vale per le scadenze del bypass ferroviario di Trento. Se chi si occuperà della trattativa saprà portarla avanti, verrà concessa una proroga, altrimenti l’opera si arenerà».
Altro tema tutto trentino, quello degli orsi. Il suo ministro, Sergio Costa, si batté contro ogni possibile abbattimento, tifando pure per l’orso scappato dal recinto che si era riconquistato la libertà. Ora a causa di un orso è morto un giovane e ora il dibattito è sul via libera alla soppressione degli esemplari pericolosi ma anche solo confidenti. Cosa ne pensa?
«È un tema delicato, specie quando di mezzo ci sono vittime come questo giovane ragazzo. Segnalo però che il ministro Costa propose al presidente Fugatti e all’assessora Zanotelli più risorse dallo Stato per monitorare e gestire al meglio il problema degli orsi e dei lupi in Trentino. La risposta fu che non interessava. Costa cercò di costruire collaborazioni con le altre regioni del nord per alleviare le criticità della convivenza uomo-grandi carnivori in Trentino, ma i governatori, tutti di destra, si rifiutarono. Bisognerebbe quindi domandarsi se Fugatti e la Lega vogliano far funzionare il sistema di gestione dell’orso o se preferiscano farlo collassare, alimentando la paura magari anche sulla base di calcoli elettorali. Quanto agli abbattimenti, la nostra posizione è che esistono delle regole, costruite su base scientifica, che vanno solo applicate bene e con risorse adeguate, magari imparando a scrivere i decreti provinciali del caso».
Bonaccini, intervenuto in Trentino negli scorsi giorni, ha fatto appello anche agli elettori grillini, insistendo sul voto utile, quello che determinerà la vittoria del centrodestra o del centrosinistra. Le possibilità che Marini venga eletto presidente sono remote, più probabile la vittoria di Fugatti, a cui Marini ha fatto opposizione fino ad oggi. Che ne pensa?
«Di solito chi si appella al “voto utile” lo fa perché ha esaurito ogni altro argomento. A quanto so, il candidato del centrosinistra viene da una storia politica conservatrice, tanto che qualche anno fa si schierò proprio contro il centrosinistra a Rovereto. Adesso è alla guida della loro coalizione e ha scelto i partiti di Renzi e Calenda escludendo il M5S. Agli elettori direi di guardare i fatti: che posizione ha il centrosinistra Trentino su inceneritori, difesa dei diritti del lavoro, contrasto alla privatizzazione sanitaria e dei servizi pubblici? Ci sono differenze significative con la destra? Non mi pare. L’unico voto utile è quindi quello per persone che lavorano come Alex Marini, che è stato il Consigliere più produttivo della scorsa legislatura provinciale, e che si battono per la difesa dei cittadini e dell’ambiente».
Quali sono i tre temi cardine su cui il Movimento cui chiede ai cittadini la fiducia?
«Difesa della sanità e della cosa pubblica in Trentino, che la destra sta svendendo. Difesa dei lavoratori e del potere d’acquisto dei salari, anche intervenendo su aspetti come l’edilizia popolare in contrasto al caro-affitti. Transizione ecologica e ambientale come opportunità, creando anche nuove opportunità e posti di lavoro. L’augurio è che i trentini diano fiducia alle tante persone oneste e perbene schierate col M5S in modo da difendere i loro diritti e cambiare in meglio la loro Provincia».
l'intervista
di Davide Orsato
L’analisi del giornalista che ha di recente pubblicato un manuale per spin doctors dal titolo «Non difenderti, attacca» e contiene 50 regole per una comunicazione politica (imprevedibile e quindi efficace)