Elezioni
martedì 24 Settembre, 2024
di Daniele Benfanti
«Giorgia Meloni? Ha delle capacità, ma la sua squadra di governo mi lascia molto perplesso. Il campo largo? Non mi convince per niente. Mi sento moderato, civico, la proposta che faccio è rigorosamente svincolata dagli schieramenti nazionali». Carlo Stefenelli, eloquio pulito e sobrio, ma convinto, è disponibile a fare il sindaco di Caldonazzo e ha scelto una serata pubblica anche per testare la platea locale e non solo per annunciare la discesa in campo, che però è concreta. «Sono disponibile – ha scandito il noto cardiologo, già sindaco di Levico Terme e assessore comunale a Trento – ma non a tutti i costi: se alla fine di questa serata mi direte che non serve, che c’è qualcun altro, che preferite di no, pronto a fare non uno ma tre passi indietro». E invece nel corso di un’ora e mezza non sono mancati gli applausi e anche nella serie di domande finali parecchi gli incoraggiamenti e gli attestati di stima.
Voltare pagina dopo il caos
La sala della cultura in cui domenica sera il candidato sindaco per Caldonazzo Carlo Stefenelli si è presentato, jeans blu scuro e pullover giallo, era stracolma: oltre 200 persone per ascoltarlo, con tanti cittadini rimasti in piedi in fondo alla sala e anche nei corridoi. Che a Caldonazzo ci sia voglia di aria nuova, è comprensibile: serve ripartire dopo le tensioni degli ultimi mesi, le dimissioni, lo scorso luglio, della sindaca Elisabetta Wolf dopo che il paese (e la politica e amministrazione locale) si era spaccato in due sulla provincializzazione della scuola per l’infanzia, il rimpasto totale della giunta, la ribellione e le dimissioni in ordine sparso, ma massiccio, dei consiglieri comunali. Il commissario è l’ex assessore provinciale Tiziano Mellarini e si vota domenica 10 novembre. I tempi stringono, perché entro la prima settimana di ottobre vanno consegnati simboli, liste, candidature.
Pronto a scendere in pista
Il dottor Stefenelli ha premesso che vanno ancora verificate tutte le condizioni necessarie a ufficializzare definitivamente la candidatura: sono stati resi noti tre numeri di telefono dei referenti che in questi giorni raccoglieranno nomi per la lista o le liste a sostegno. Nome e simbolo, in realtà, ci sarebbero già, e sono stati svelati con una manovra ad effetto (alzando la lavagna della sala) a fine serata: «Caldonazzo nel cuore». Lo stesso Stefenelli ha ironizzato: «Sarà che sono cardiologo… Un segno del destino. Qui il cuore è in senso affettivo».
Il legame con Caldonazzo
Stefenelli ha raccontato quale sia il suo rapporto con il paese, che da poco ha superato i 4mila abitanti: «Mio nonno irredentista, famoso avvocato (fu anche il legale di Cesare Battisti), deputato alla Dieta di Innsbruck con Degasperi, eresse qui una casa per la villeggiatura, verso Pineta, chiamata “La garibaldina“». Carlo Stefenelli ha trascorso qui tutte le estati della sua vita e lo fa ancora. Insomma, né «panizaro» (ovvero super-local) né «foresto».
Carriera e precedenti esperienze
Medico cardiologo, allievo del dottor Furlanello, ha lavorato per tanti anni al Santa Chiara. Ora collabora con la Solatrix, il San Camillo e le Terme di Levico. In politica, è stato assessore alla cultura a Trento con il sindaco Lorenzo Dellai nei primi anni Novanta e sindaco di Levico per dieci anni, nella prima decade del nuovo millennio.
Il programma
«Il mio obiettivo è pacificare il paese, riportare concordia» ha detto Stefenelli.
Ma ha tracciato anche un programma di massima: «No allo sbocco della Valdastico alle Lochere, puntare sul connubio turismo-agricoltura, una circonvallazione per spostare la provinciale 133 dal centro, asfalto fonoassorbente nelle vie piene di buche, migliorare efficienza e umore del personale tecnico e amministrativo.
Se la sua è una candidatura in discontinuità, a giorni anche qualche amministratore dell’ex giunta Wolf potrebbe ufficializzare la corsa a sindaco.