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martedì 28 Novembre, 2023

L’Expo 2030 si farà a Riyad, Roma sconfitta con soli 17 voti. Borghi (Italia Viva): «Figuraccia galattica di Meloni»

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Seconda la città sudcoreana Busan con 29 preferenze

È festa saudita nel Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux, alle porte di Parigi, dove la vittoria di Riyad nella gara per aggiudicarsi l’Esposizione universale 2030 è andata molto oltre le previsioni: 117 voti a favore. Fra gli arabi è scoppiata la gioia, tra canti tradizionali, baci e abbracci dopo la decisione dei delegati del Bie, che hanno votato in 165 su 182. Seconda Busan, la città sudcoreana che ha ottenuto 29 voti. Grande sconfitta, invece, per Roma che ha raccolto solo 17 voti.

Grande rammarico per tutta l’Italia che soffre di fronte a questa sconfitta che il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva reputa «una figuraccia galattica sia di Gualtieri che di Meloni. – E continua – Ottenere solo 17 voti dimostra una irrilevanza che l’Italia non merita. I sovranisti non sono credibili a livello internazionale, ormai è chiaro a tutti. E il Campidoglio deve darsi una mossa, perché questa Amministrazione non funziona».

Dello stesso parere anche l’eurodeputato di Italia Viva Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe: «Ecco quanto conta l’Italia nel mondo: poco. Mai così irrilevanti come con Giorgia Meloni ed i sovranisti. Il disastro #Expo faccia riflettere».

Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio e membro della Commissione speciale Expo 2030 e grandi eventi, dopo l’esito della scelta della città ospite di Expo 2030 ha commentato: «Sapevamo fosse difficile, ma non per questo fa meno male. Non è ora il tempo dei processi ma indubbiamente un’analisi dovrà essere fatta rispetto a quello che non è andato. Oggi è il tempo del rammarico, perché una rassegna così importante avrebbe portato indubbi benefici alla nostra Regione, sull’evento avevamo cominciato a lavorare fin dal nostro insediamento, e al Paese tutto: Roma avrebbe portato la Storia nel futuro, come ha ben spiegato Giorgia Meloni, mettendo in prima linea sviluppo e sostenibilità».