hockey
giovedì 11 Aprile, 2024
di Matteo Arnoldo
Pergine riscrive una pagina della storia italiana dell’hockey su ghiaccio. Davanti a 1200 spettatori Le Linci si impongono sugli avversari del Varese per 4-3, vincendo la serie finale e laureandosi campione IHL. Un anno magico per gli uomini allenati da Andrea Ambrosi che dopo la vittoria della Coppa Italia, conquistano anche il primo campionato della loro storia. Completato dunque il double – la vittoria da parte della stessa squadra dei due trofei stagionali in palio – impresa riuscita, nella scorsa stagione, proprio ai Mastini lombardi e che in una sola stagione vedono strapparsi i due titoli da Pergine. La rivalità con Varese è stata una costante delle scorse stagioni e questa appena conclusa non fa eccezioni: in regular-season le due squadre si sono affrontate quattro volte, concludendo 2-2 il bilancio tra vittorie e sconfitte. Le loro strade, poi, si sono separate nei playoff frutto di posizioni di vertice per entrambe le compagine, per poi ritrovarsi in finale in quella che è sembrata da subito la sfida per eccellenza. Una serie, che a discapito del 4-2 finale in favore delle Linci, è stata a tratti tesa: quasi tutti gli incontri, infatti, si sono conclusi con uno scarto reti minimo – ad eccezione di Gara 5 finita 4-0 per Varese – e che solo in parte rendono giustizia alla qualità della rosa varesotta. Quest’ultimi scendono in campo consapevoli dei propri mezzi ma anche delle difficoltà del dover rimontare una serie finale sotto di due lunghezze; Pergine con la voglia di regalare la gioia scudetto in casa ai propri tifosi. La prima frazione di gioco si conclude a porte inviolate e trascorre con le due squadre che si studiano a vicenda. Un primo periodo a tratti nervoso dove le due squadre non risparmiano qualche colpo proibito e in cui Varese ha le opportunità più ghiotte. Alla ripresa le Linci subiscono il momentaneo vantaggio a firma di Naslund ma Mocellin pareggia in situazione di power-play (un vantaggio numerico di giocatori). I Mastini subiscono il colpo e passano appena tre minuti prima che Pergine inserisca la freccia del vantaggio targato Lemay. Per lo statunitense classe 1998 è la ventesima rete stagionale, la quattordicesima nei play-off, che si conferma in grande forma e consolida la propria posizione in testa alla classifica marcatori. Il terzo periodo si prospetta infuocato. Varese sente la pressione, subisce il gioco avversario e perde lucidità. Pergine al contrario riesce a controllare bene e mette in cassaforte il risultato con la terza rete di Foltin. Il palazzetto esplode al poker di Pergine che non si fa attendere molto (Berger). Quando la partita sembra essere chiusa Varese insacca due reti in rapida successione ma ormai è tardi. Troppo forti le Linci che non sprecato il secondo match point a disposizione per concludere la serie. Una serie finale che si è rivelata spettacolare e adrenalinica come nei migliori thriller, fatta di colpi di scena e giochi aperti ma che ha trovato la propria conclusione in terra trentina. Nelle scorse settimane la dirigenza aveva ribadito l’impossibilità, anche in caso di vittoria del campionato, del salto di categoria, che avrebbe portato i biancorossi ad affrontare un torneo impegnativo sia in termini organizzativi, che economici, essendo esso strutturato tra Italia, Austria e Slovenia. Una scelta non inusuale in questo sport e che spesso porta le squadre a decidere di iscriversi a campionati meno competitivi per riuscire a gestire al meglio le risorse a disposizione.
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