Letteratura
giovedì 18 Gennaio, 2024
di Carlo Martinelli
Con quel simbolo, K, che fa bella mostra su tutte le copertine, Keller editore ne ha fatta di strada dai giorni dell’esordio, gennaio 2006, a Rovereto, la città che è rimasta la culla e il cuore di una intrapresa che pareva folle e che invece si è ritagliata un posto di tutto rispetto nel firmamento dell’editoria di qualità in Italia. Scegliendo di tradurre quelli che si sono rivelati, in molti casi, piccoli grandi gioielli, pescati in particolare in quell’Est Europa cui Roberto Keller continua ad attingere, curioso e mai sazio di novità. E, a proposito di novità, eccone una fresca fresca. Nasce «BooKlub», con la K. Perché, spiega l’editore, «la lettura è certamente un piacere privato ma può diventare anche momento collettivo». Ebbene, rivolgendosi a quella «comunità pensante» che si ostina a trovare nei libri pane per l’intelletto, ecco la nuova scommessa. Cos’è dunque «BooKlub»? «Spazio di incontro, offerta di contenuti, comunità. È ciò che ruota attorno alla Keller editore e a tutto ciò che rappresenta la sua K. Si propone a librai e lettori offrendo la possibilità di andare oltre la quarta di copertina di un libro. Sul sito booklub.it si troveranno pillole audio che spiegano i libri per avere alcune informazioni in più. Peraltro le informazioni non saranno mai troppe perché convinti che il vero investimento sarà sul tempo dedicato alla lettura. A proposito, tranquilli: non ci sarà spoiler, mai. Invece offriremo approfondimenti come interviste agli autori, sono già presenti due dialoghi. Il primo con Nick Thorpe, che firma “Il Danubio. Un viaggio controcorrente dal Mar Nero alla Foresta Nera”, e il secondo con Rónán Hession a proposito del suo “Leonard e Hungry Paul”, bestseller in Irlanda, Paese dello scrittore».
Una sfida impegnativa che punta a creare rete tra lettori, casa editrice, librerie, biblioteche e chi opera nel mondo del libro e della proposta culturale. Saranno tre, ogni mese, gli appuntamenti social: dove il termine è ricondotto alla socialità, alle persone in carne e ossa, non solo ritagliate dentro uno schermo, dietro una tastiera. Per ora il club di lettura con la K si svolgerà in Trentino-Alto Adige ma nulla vieta – aggiunge Roberto Keller – che gli eventi e i format possano essere adottati anche nelle varie librerie italiane. Il primo appuntamento è con «L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi» della moldava Tatiana Tibuleac, libro potente e toccante, duro e pieno d’amore. Ci si troverà all’Atelier Benigni di via Belenzani 51, a Trento, mercoledì 31 gennaio dalle 18.30 alle 20, mentre a Rovereto l’appuntamento è giovedì 8 febbraio, al Circolo Santa Maria, ore 18.30: in entrambi i casi il gruppo sarà composto al massimo da 20 persone. È invece un incontro conviviale quello di mercoledì 14 febbraio a Bolzano, alla Nuova Libreria Cappelli, ore 18.30. Titolo: «Aspettando i barbari… con lo sguardo a Est». Ovvero? «Non solo i Greci e i Romani, ma anche noi tutt’oggi proiettiamo sull’Est (Europa) stereotipi duri a morire. Vogliamo proporre un piccolo viaggio tra libri e temi – famiglia, memoria, nostalgia, utopie, guerra e amore –, storie di vini e vicende curiose per un incontro letterario fuori dagli schemi». In calendario ci sono poi altri tre appuntamenti, già fissati per il BooKlub: a Trento (28 febbraio, presente l’autrice) e Rovereto (7 marzo) attorno al romanzo «Chiamatemi zebra» di Azareen Van der Vliet Oloomi e a Bolzano (14 marzo) per «I Moosbrugger» (premio Itas 2023) e «Josef» di Monika Helfer.
Festività
di Margherita Montanari
L'altoatesino del ristorante Flurin di Glorenza porta in tavola la sua idea del pranzo del 25 dicembre. «Si possono cucinare ricette buonissime anche senza usare ingredienti costosi. Un grande classico sono le lasagne»