gli appuntamenti
venerdì 24 Gennaio, 2025
di Jessica Pellegrino
Sono tante le proposte pronte ad allietare il pubblico trentino durante il finesettimana. Si va dalle rappresentazioni legate alle celebrazioni del Giorno della Memoria alle pièce in grado di far divertire grandi e piccini.
Partiamo dal Teatro del Centro scolastico di Borgo Valsugana dove, venerdì alle 20:45, Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani interpreteranno “L’assaggiatrice di Hitler”.
La produzione di Teatro Popolare d’arte propone qui una trasposizione scenica del romanzo “Le assaggiatrici” di Rosella Postorino. Spazio dunque ad una versione teatrale che, nello sforzo di restare fedele allo spirito originale del testo, indaga la possibilità per ogni individuo di scivolare nella colpa senza averlo scelto, di colludere con il Male semplicemente per istinto di sopravvivenza.
Un racconto che accende i riflettori sulla condanna tutta umana di dover “assaggiare” il mondo per vivere, con il rischio però costante e ineludibile di morire. Di tutto questo è metafora il nazismo, che con la sua violenza, invade l’Europa e la vita di Rosa Sauer, la protagonista.
Lo spettacolo viene riproposto anche sabato, sempre alle 20:45, al Teatro Comunale di Predazzo.
Venerdì a Villazzano, dalle 20:30, l’ambiente e l’importanza della sua salvaguardia si concretizzano attraverso “Clima Show – Adesso ci scaldiamo”. Sul palco del teatro sono pronti ad alternarsi attivisti e scienziati per andare oltre i luoghi comuni. Una proposta ideata dall’associazione Climate Action South Tyrol in collaborazione con la Rete Climatica Trentina che muove i suoi passi partendo da una premessa: la conoscenza permette di essere parte della soluzione e non solo causa del problema.
Nell’arco di un’ora lo show offre una serie di soluzioni concrete per mitigare gli effetti della crisi climatica in Trentino-Alto Adige. Non solo conoscenza teorica, ma azioni pratiche per contrastare il continuo aumento della temperatura media globale, che ha ormai superato il limite definito dall’Accordo di Parigi pari a 1,5 gradi centigradi.
L’ingresso è gratuito e la prenotazione non è necessaria.
Il giorno seguente, sempre a Villazzano, si cambia genere… ed ecco che, alle 20:45, il sipario si alza su “Secondo lei”: lo spettacolo di e con Caterina Guzzanti che, affiancata da Federico Vigorito, accende i riflettori sul punto di vista femminile in merito alle dinamiche nascoste che regolano i rapporti all’interno di una coppia. L’amore, che dovrebbe essere un luogo sicuro e sano, diventa un silenzioso campo di battaglia in cui fraintendimenti, bisogni e necessità si confondono e affondano in un pantano inevitabile di aspettative tradite e promesse sistematicamente rimosse, imprigionando i due protagonisti i in ruoli precisi e precari, mentre bramano soltanto di essere accettati.
“Secondo lei” è dunque una storia che invita a riflettere su come la cultura e la società odierna continuino a condizionare in modo invalidante sia le donne che gli uomini nelle scelte principali della loro vita così come nelle relazioni, nei legami più intimi con l’altro e con se stessi.
“Gente di facili costumi” è invece lo spettacolo con cui, sabato e domenica alle 20:30, prende il via la stagione AudiPop del Teatro Auditorium di Trento. Flavio Insinna e Giulia Fiume sono i protagonisti della pièce andata in scena, per la prima volta nel 1988, con Nino Manfredi.
Sul palco ci sono Anna – nome d’arte “Principessa” – una prostituta disordinata e rumorosa che sogna di diventare “giostraia” e Ugo, l’inquilino del piano di sotto, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema ma che sogna di fare film d’arte.
La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina che, tornando a notte fonda e accendendo il giradischi, l’ha svegliato e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca allagando irrimediabilmente l’appartamento di lui. Ugo sarà costretto quindi, anche a causa di uno sfratto, a trovare rifugio dalla “Principessa”.
Con questa convivenza forzata inizia un confronto/scontro costellato di incidenti e incomprensioni, ma anche un curioso sodalizio, dove ciascuno condivide con l’altro ciò che ha. Le reciproche posizioni vanno mano a mano ammorbidendosi perché diventa chiaro che ad incontrarsi non sono state solo due vite agli antipodi, ma soprattutto due sogni all’apparenza irrealizzabili.
C’è poi la musica a fare da leitmotiv all’appuntamento di sabato, alle 21, al Teatro Valle dei Laghi. In cartellone c’è infatti “Novecento” di TeatroE: Mario Cagol presenta il suo monologo arricchito dalle musiche dal vivo di Michael Strom.
La storia, raccontata da un musicista, è ambientata tra le due guerre, su un transatlantico che solca le immensità dell’oceano, facendo spola tra Europa e America. A bordo della nave, il marinaio di colore Danny Boodman trova un bambino abbandonato e decide di prendersi cura di lui. Il bambino viene chiamato Danny Boodman T.D. Lemon Novecento. Per otto anni Novecento viene accudito dal marinaio, ma poi, in seguito ad un incidente, l’uomo muore e Novecento rimane da solo.
Sparito nel nulla, Novecento viene ritrovato dopo alcuni giorni mentre si esercita a suonare il pianoforte. Pur non avendo mai suonato prima, il ragazzino dimostra una capacità straordinaria.
Da quel momento in poi tutti iniziarono a parlare dell’abilità del pianista sull’oceano. Quella di Novecento, è una storia incredibile, nato sulla nave, non è mai sceso a terra, vivendo un’intera esistenza nel microcosmo della nave, decidendo di restare per sempre nel mondo finito del piroscafo, suonando la sua musica, attraverso la quale esprimere sé stesso, piuttosto che affrontare la vastità di un mondo sconosciuto, un mondo spaventoso in cui non si riesce a scorgere la fine, dove l’infinita molteplicità delle scelte possibili, disorienta e paralizza.
Largo poi ai concerti, pronti a scandire la giornata di domenica. Ad Arco con “Omaggio a Rossini” si chiude la 30esima edizione di “Domeniche in musica”. Alle 15:30, al Casinò Municipale, Lega “Vita Serena” Arco e Camerata Musicale “Città di Arco” presentano un concerto sinfonico, diretto dal maestro Sebastiano De Salvo che vede la presenza della clarinettista solista Maria Luciani.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Al Castello del Buonconsiglio, nell’ambito della tredicesima edizione del “Festival I volti del Romanino. Rabbia e fede” – organizzato da Cieli Vibranti – il coro Carminis Cantores, diretto da Ennio Bertolotti, si esibisce alle 20:30 in “Voci per Romanino”.
Un travestimento posticcio e movenze minimali il flusso sono invece gli elementi principe di uno spettacolo di danza che porta il pubblico in un gioco relativo all’identità femminile: effeminando, maschizzando e “disimbambolando” le quattro interpreti ovvero Sara Cavalieri, Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas e Ludovica Messina Poerio.
Dalle 20:30 di venerdì, al Teatro SanbàPolis di Trento, la Compagnia Abbondanza/Bertoni propone infatti “Femine”: le danzatrici, complici del loro stesso apparire, si specchiano l’una nell’altra restituendo movenze compresse e rivestite da un accompagnamento sonoro che magnetizza e fluisce senza alcuna reale interruzione né spazio per la melodia, ma solo per l’aridità del ritmo.
Non mancano poi le proposte per i più piccoli e le loro famiglie. Si parte già sabato con “Belle bolle” in calendario alle 16:30 al Teatro S. Marco di Trento. Qui la compagnia Gli alcuni propone uno show che incanta grandi e piccini.
Molte inoltre le iniziative in calendario per domenica. Al Teatro SanbàPolis di Trento è tutto pronto per un vero e proprio viaggio a bordo di una mongolfiera attraverso cieli inesplorati. La mongolfiera è quella dei fratelli Joseph Michel e Jacques étienne Montgolfier che sfidarono la forza di gravità e ne costruirono il prototipo nel 1783. Alle 15 ed alle 17 “Tripula” permette dunque di ricreare sulla scena questa grande mongolfiera ed all’interno del suo ventre la compagnia spagnola Farrés brothers i cia inanella tecniche teatrali diversissime che spaziano dal teatro delle marionette alle ombre cinesi, dai giochi di luce a quelli sonori, e accompagnano lo spettatore fino a un inaspettato atterraggio. Il tutto grazie alla “magia” dei suoi interpreti Jordi Palet, Jordi Farrés e Pep Farrés.
Ci sono anche le “Piratesse” pronte a sbarcare sul palco del Teatro Auditorium di Lavis, alle 16, con Laura Mirone e Federica Chiusole. Si parla spesso di pirati, uomini rozzi e sgarbati, con uncini, bende nere e gambe di legno, ma… Le piratesse?!? Saranno mai esistite? Ebbene sì! Arabella Drummond, detta “il Terrore dei mari”, e Anne Bonney sono due piratesse molto conosciute. Queste indomabili furie degli oceani sono capaci di ammutolire con una sola occhiata interi equipaggi di rudi lupi di mare. Sono particolarmente spietate con quei pirati poco attenti alle buone maniere, che dimenticano di dire “grazie” o di chiedere “per favore”.
Ecco quindi che, in un susseguirsi di episodi ed eventi, la loro avventura termina quando si rendono conto che i tesori, quelli veri, non sono fatti né di oro né di argento, ma… ti vogliono bene, si possono abbracciare, e si devono custodire e coltivare nel tempo.
Infine, il Teatro parrocchiale di Olle, alle 16:30, ospita “Abbracci” di Teatro Telaio. Spazio qui ad uno spettacolo che segna un nuovo passo della compagnia verso un’esplorazione fenomenologica degli affetti. Si tratta di un ambito che può far sorridere, emozionare e far riflettere tutti, bambini e adulti sul potere comunicativo di un gesto semplice come l’abbraccio.