Valli
domenica 21 Maggio, 2023
di Redazione
Bresimo e Lona-Lases oggi vanno alle urne per eleggere il consiglio comunale. Si vota dalle 7 alle 21. In entrambi i Comuni non si tratta di scadenza naturale del mandato, e in entrambi ci sarà un’unica lista. Quindi lo scoglio è quello del raggiungimento del quorum del 50% (almeno il 50 per cento degli aventi diritto e se il numero di voti validi non sarà inferiore al 50 per cento dei votanti).
Nel Comune noneso di Bresimo queste elezioni sono anticipate rispetto alla naturale scadenza del mandato, a causa dalla tragica scomparsa del primo cittadino Giuliano Pozzatti, morto lo scorso 19 novembre a seguito di un improvviso malore durante una battuta di caccia. In questi mesi, a prendere il posto di Pozzatti è stato il suo vice, Ivan Dalla Torre, che, però, ha deciso di non presentarsi come candidato sindaco. Il nome proposto dall’unica lista (Uniti per Fare) presentata lo scorso 18 aprile è quello di Ivo Dalla Torre, attualmente consigliere comunale. Essendo presente una sola lista, e quindi contrariamente a quanto accaduto durante le elezioni del settembre 2020, per eleggere il nuovo sindaco sarà sufficiente raggiungere il quorum del 50%.
Il futuro sindaco resterà in carica per due anni, in attesa delle nuove elezioni comunali del 2025.
Diversa è la situazione nel Comune di Lona-Lases, dove oggi si va alle urne per uscire da due anni di commissariamento, e per essere guidati da un’amministrazione eletta. Anche qui, una sola lista: «Insieme per Lona-Lases», guidata dall’ex poliziotto Pasquale Borgomeo. Se il quorum del 50% non dovesse essere raggiunto, l’elezione sarà considerata nulla e il Comune rimarrà in mano all’attuale commissario Alberto Francini. In questo caso, considerato che nel mentre si terranno le elezioni provinciali di ottobre, la prossima tornata elettorale utile sarebbe quella del maggio 2024. Qualora invece la lista Borgomeo avesse successo, il Consiglio comunale rimarrebbe in carica solo fino al 2025, ovvero fino alla scadenza naturale dell’attuale legislatura cominciata nel settembre 2020 con l’elezione di Manuel Ferrari (poi dimessosi a fine maggio 2021 perché a suo giudizio non vi erano «le condizioni per affrontare con un minimo di sostegno tecnico e serenità le incombenze ordinarie»). A meno di un mese dalla sua elezione, il 15 ottobre 2020 l’operazione Perfido portò a 19 misure cautelari per associazione mafiosa tra Calabria, Lazio e Trentino.
l'incidente
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