La storia

lunedì 15 Luglio, 2024

Loretta Tomasi, l’artista che imprime sulla tela le emozioni del passato

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La sua attività artistica è concentrata su oggetti di uso quotidiano: al Museo delle Palafitte la personale

«I ricordi sono come le stelle, brillano di luce propria anche quando la notte è più buia». Scriveva Emily Dickinson per evidenziare come i ricordi possano illuminare la nostra vita dandoci conforto, speranza e connessione con il passato. E così si riassume l’arte di Loretta Tomasi, conosciuta artista di Fiavé, che disegna oggetti di uso quotidiano che le ricordano qualcosa del suo passato. Loretta Tomasi si diploma all’Istituto d’arte «Alessandro Vittoria» di Trento nel 1975, mossa dalle prime esperienze e dalla passione per l’arte si dedica saltuariamente a qualche disegno a matita prevalentemente su carta e su legno. Il suo tratto delicato e i soggetti quotidiani la portano a partecipare, negli anni, a diverse mostre collettive con Age, l’associazione degli artisti delle Giudicarie Esteriori attiva dal 2011 che raccoglie artisti, pittori e scultori di tutta la valle, e a realizzare diversi murales nella frazione di Balbido nel comune di Bleggio Superiore e a Fiavé di cui si ricorda il progetto di Don Lorenzo Guetti sulla facciata della Cooperativa in piazza San Sebastiano, ma anche murales su case private, il comune di Fiavé e il panificio Ceres. «Non mi sono mai occupata della mia arte a tempo pieno – racconta Loretta Tomasi – Ho sempre disegnato e realizzato alcune opere con soggetti che mi scaturivano delle emozioni dal passato. Oggi, se potessi, passerei tutto il mio tempo a disegnare». L’artista ha realizzato la sua prima mostra personale a Malé lo scorso anno, nel 2023, tramite contatti con amici di scuola che mantiene tutt’ora per un confronto artistico di tanto in tanto. «Ho ritrovato una forte ispirazione durante un’esposizione qualche anno fa – continua l’artista Tomasi – Avevo molto tempo a disposizione e così mi sono messa a disegnare. Non so spiegare cosa sia successo. Da quel momento non sono riuscita più a smettere, e ora sono qua». Qua a Fiavé presso il Museo delle Palafitte, dove si presenta per la seconda volta in una mostra personale con diverse opere che richiamano il suo passato e la sua infanzia. «Quando disegno sono felice – prosegue Tomasi – I miei soggetti richiamano qualcosa del mio passato, qualche emozione che mi è rimasta impressa nella memoria. Prevalentemente utilizzo la matita su carta e ogni tanto su legno, disegnando fiori, oggetti antichi e della quotidianità, ritratti, anche di animali, oppure dei miei ricordi». Una delle caratteristiche principali delle sue opere è la luce. «La luce è l’elemento più importante nelle mie opere – spiega l’artista – Deve essere nella quantità giusta e deve illuminare il soggetto creando giochi di luce e ombre». Inoltre, particolarità dei suoi disegni sono i dettagli che vengono appositamente lasciati incompleti. Questo può essere considerato uno dei suoi tratti distintivi, o una curiosa volontà per sottolineare che un quadro non è mai perfetto. «Non ho mai realizzato un’opera pensando che fosse perfetta – conferma Loretta Tomasi – Anzi… di solito realizzo tre disegni dello stesso soggetto pensando di migliorarli, invece poi scopro che il migliore è sempre il primo tentativo. Per me un quadro non è mai finito, ho sempre un margine di miglioramento. Per questo motivo molto spesso nelle mie opere lascio un particolare non finito o appena accennato». A dimostrazione che il primo tentativo è sempre il migliore dei tre che realizza l’artista, Loretta Tomasi – inaspettatamente, come ha confermato lei – ha vinto il primo premio del VI concorso di pittura in memoria di «Giulio Riccadonna» organizzato al borgo di Rango nel comune di Bleggio Superiore tenutosi il 30 giugno 2024 disegnando una bacinella di uva illuminata dalla luce. «Il mio soggetto preferito è la fune – conclude Tomasi – è un ricordo della mia infanzia felice. Mi piace molto anche disegnare la legna o i libri». Anche l’arte di impilare la legna con concentrazione e passione è firmata dall’artista Loretta Tomasi. Di minore interesse e maggiore difficoltà sono i paesaggi, di cui lei non ha mai disegnato nulla e di cui ha intenzione di provare a rappresentare solamente la neve. Suo obiettivo personale per il prossimo futuro artistico, poiché non si immagina un mondo senza la neve. Ora a Fiavé, Loretta Tomasi sarà al Museo delle Palafitte fino al 19 luglio con la sua mostra temporanea «Matite Colorate» la cui inaugurazione tenutasi domenica 7 luglio ha avuto un grande successo richiamando amici, collaboratori e adesso turisti curiosi. A seguire il 20 luglio avrà un suo stand in occasione della decima edizione di «A lume di candela» organizzata dalla Pro Loco di Fiavé ed infine concluderà la sua estate tornando a Malé per la sua terza esposizione personale.