Proteste
mercoledì 17 Luglio, 2024
di Redazione
L’ordinanza per abbattere l’orsa che avrebbe attaccato il turista francese nell’Alto Garda ieri, martedì 16 luglio, è stata firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti nel pomeriggio di oggi. Immediate e infuocate le reazioni degli animalisti che sono convinti che: «I cuccioli nati nel 2024 e in compagnia dell’orsa presunta responsabile dell’aggressione, difficilmente potranno farcela in assenza della madre». Dopo Oipa, anche Lav ha annunciato che farà ricorso. La Lega Antivivisezione conferma che, come sempre, non resterà in disparte a guardare. «Il nostro Ufficio Legale è già al lavoro per impugnare questa ordinanza, che ha più il sapore di una vendetta nei confronti dell’orsa, che non la ricerca di sicurezza attraverso la convivenza pacifica, nel rispetto della vita dei cittadini e degli animali. Ci opponiamo al provvedimento e facciamo ricorso al Tar», dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav per l’Area Animali Selvatici. Lav è pronta a impugnare qualsiasi altro atto che metta a rischio la vita degli orsi. Ed è convinta che uccidere gli orsi non garantirà la sicurezza dei cittadini. «La sicurezza dei cittadini è esclusivamente legata alla responsabilità delle loro azioni nel momento in cui si trovano in un territorio in cui vivono gli orsi, riportati in Trentino dalla stessa Provincia autonoma – aggiunge Massimo Vitturi di LAV – Per questo è importantissimo sapere come comportarsi nel caso ci si trovi in una zona frequentata dagli orsi e nel caso di vero e proprio incontro con un orso». Infine, gli animalisti puntano il dito contro la Provincia di Trento e la comunicazione degli ultimi anni.
L'annuncio
di Leonardo Omezzolli
A comunicare la notizia la vice sindaca di Riva Silvia Betta, felice per l’obiettivo raggiunto anche grazie alla disponibilità di spazio messa a disposizione dall’associazione Luogo Comune