musica
venerdì 12 Luglio, 2024
di Mattia Caneppele (foto di Marco Loss)
Dopo il concerto dei Pooh, che ha inaugurato la stagione musicale alla Trentino Music Arena di Trento Sud con oltre tremila spettatori, l’incanto della musica prosegue sulle note del «Trentino Love Fest». L’evento, al suo secondo anno, in programma da ieri a sabato, trasformerà la Music Arena in un ricettacolo di amore e solidarietà, due caratteristiche imprescindibili della musica che renderanno il festival un concentrato di pura energia e divertimento. Un grande gesto di solidarietà, in occasione dell’anno in cui Trento è capitale europea del Volontariato, poiché parte del ricavato della manifestazione andrà a sostenere le attività e l’impegno di chi opera nel Terzo settore Trentino.
Le tre giornate saranno animate con performance all’insegna della musica trap, hip hop e pop, che vedranno la presenza di importanti protagonisti del panorama musicale nazionale e di artisti emergenti con le selezioni e le masterclass del talent «European Voice & Sound», concorso dedicato ai cantanti musicisti con più di 14 anni, e «International Voice & Baby Talent Festival» che si rivolge ad artisti tra i 3 ed i 14 anni; a questi si aggiunge il «Tma Contest – Sali sul palco della Trentino Music Arena» dove i concorrenti si potranno esibire.
Ad inaugurare ieri sera il Love Fest, oltre agli artisti dei vari contest, in ordine di esibizione, Peripezie, Centomilacarie, Mecna e l’attesissima Ariete (giovane cantautrice romana già presente alla 73esima edizione del Festival di Sanremo, che ha conquistato il cuore del pubblico con la sua voce unica e le sue melodie coinvolgenti).
Ad affollare la Music Arena soprattutto giovanissimi, attirati dall’esibizione dei loro artisti preferiti. Tra questi Asia ci riferisce che «siamo venuti al Love Fest perché ci piace la musica, l’ambiente e la zona in cui è situata la Music Arena. Proprio per questo, secondo me, dovrebbe essere utilizzata di più e collegata meglio alla città, magari attraverso navette. La serata ci soddisfa, anche se in generale mi aspettavo più energia da parte del pubblico. Sono in attesa di vedere l’esibizione di Ariete, di lei mi piacciono i suoi testi profondi, soprattutto “Ultima notte” e “Spifferi”».
Vanni Furlani dichiara come «quest’estate è la prima volta che torno alla Music Arena e l’evento mi sembra ben organizzato ed intimo, non ci sono molte persone, e questo lo rende più godibile. Mi aspetto un Festival all’insegna del calore, della buona musica e dell’amore. Il principale punto di forza credo sia l’aver dato il palco in mano ad artisti giovani ma di successo; il Trentino ha molto da imparare e da crescere, speriamo di portare avanti molte serate come questa nel corso degli anni. Spero che il Love Fest possa migliorare ed allargarsi ogni anno, questo è un posto grande con grandissime potenzialità, bisogna trovare la formula giusta tra dimensioni, qualità degli artisti e logistica. Sono qui soprattutto per Mecna, di cui mi piace “Demoni”; spero che nel live gli artisti riescano a trasmettere le stesse emozioni che nello streaming».
Alla Music Arena non solo trentini, ma anche Marco ed Alessandra da Genova, i quali ci raccontano come «siamo venuti a Trento apposta per il Love Fest, siamo stati incuriositi e sapevamo che ci sarebbe stata anche Ariete, ci piacciono molto le sue canzoni, soprattutto “Mare di guai”, e ci piace ancora di più lei come persona. Ci aspettavamo più pubblico, ma siamo soddisfatti: abbiamo apprezzato il fatto che fosse un concerto diverso dagli altri con anche dei contest organizzati per mettere in rilievo artisti emergenti, dà grande spazio a tutti e fa scoprire dei talenti che spero vengano coltivati e perseguiti. Abbiamo anche apprezzato tanto la location, è una delle migliori che abbiamo mai visto, dovrebbe essere sfruttata di più e meglio collegato con la città».
Tra gli spettatori anche persone adulte come Antonietta che evidenzia come «sono venuta per sentirmi giovane perché io sono diversamente giovane; questa musica mi piace anche perché pure mio figlio fa questo genere. È importante che si dia la possibilità ai giovani di esprimersi, noi abbiamo già fatto il nostro tempo, questa musica può non essere di mio gradimento, ma apprezzo il fatto che dei giovani si mettano in gioco ed esprimano ciò che pensano e provano come ho fatto io scendendo in piazza nel ‘68. La forza di questa musica è proprio il riuscire ad esprimere i sentimenti dei ragazzi, sentimenti che anche noi abbiamo provato in forme diverse per via degli strumenti odierni che ai nostri giorni non esistevano».
Pietro Mazzocco, afferma che «non mi aspettavo che il festival fosse così bello, sono molto soddisfatto. Sono qui soprattutto per Ariete e per la curiosità che mi hanno suscitato gli altri artisti. La forza del festival credo sia proprio quella di far esibire artisti giovani non famosi, così da dare a tutti la possibilà di entrare nel mondo della musica. Questa musica mi trasmette la passione dell’artista, si vede che amano quello che fanno, e questa è la cosa più importante».
Questa sera al «Trentino Love Fest» sarà la volta di Deva, Fabrizio Moro e Il Tre, mentre la serata conclusiva di sabato vedrà protagonisti Kelly Joyce, Santi Francesi e Margherita Vicario.
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