L'arresto
domenica 22 Ottobre, 2023
di Redazione
Ai poliziotti che lo hanno arrestato venerdì a Dolceacqua, borgo medievale in provincia di Imperia, mettendo così fine alla sua latitanza durata due anni, da quando cioè aveva fatto perdere le sue tracce da Rovereto, Luca Dolce ha detto loro: «Bravi, è finita». Ora il 37enne triestino, per gli inquirenti figura di spicco del movimento anarco-insurrezionalista, con un ruolo di primo piano anche in Trentino, ha lasciato il carcere di Imperia per essere trasferito in quello di Sanremo. E proprio davanti a questa struttura penitenziaria è prevista per oggi pomeriggio, domenica 22 ottobre, una manifestazione di solidarietà anarchica. L’annuncio è stato fatto attraverso i canali web utilizzati dai militanti: l’appuntamento è alle 16 per un “saluto solidale” davanti al carcere della città dei fiori. E’ infatti atteso l’arrivo di un gruppo di manifestanti, di “antagonisti”, circostanza questa che ha portato le forze dell’ordine a mettere in campo un dispositivo di sicurezza rafforzato.
Il trasferimento di Dolce nel carcere di Sanremo, di massima sicurezza, è stato disposto dopo che il giudice ha convalidato il suo arresto per il possesso di documenti falsi. Trovato con una carta d’identità perfettamente contraffatta, come il nome riportato, ma non la foto, quella era realmente del 37enne che ora dovrà scontare anche 3 anni, 6 mesi e 15 giorni di cumulo condanne collezionate in Trentino.
Domani, lunedì 23 ottobre, intanto, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Trento si celebrerà il processo a carico dei militanti anarchici Juan Antonio Fernandez Sorroche, Massimo Passamani, Agnese Trentin.