Economia
martedì 31 Dicembre, 2024
di Redazione
Nei prossimi 12 mesi il prezzo dell’energia potrebbe aumentare di quasi il 30%, con un impatto «significativo» sulle bollette di chi ha un’offerta a prezzo indicizzato. Sono le previsioni di Facile.it per una famiglia tipo nel mercato libero: in base alla stima il rincaro sarà di 272 euro tra luce e gas, con una spesa complessiva che arriverà a 2.841 euro, rispetto agli attuali 2.569 euro (+11%). L’analisi è stata realizzata prendendo in considerazione l’andamento degli indici PSV e PUN negli ultimi 12 mesi (dicembre 2023 – novembre 2024) e le previsioni elaborate dall’European Energy Exchange (EEX) per i 12 mesi successivi, a parità di consumi e altre condizioni economiche che gravano in bolletta. Nello specifico, il PUN, l’indicatore del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica, secondo le previsioni aumenterà del 30% passando da un valore medio di 0,11 euro/kWh a 0,14 euro/kWh, mentre il PSV, il punto di riferimento per determinare il prezzo del gas naturale all’ingrosso in Italia, salirà del 28%, da 0,38 euro/smc a 0,48 euro/smc.
Sulla base di questi dati, Facile.it ha calcolato che il rincaro più corposo si avrà sulla bolletta del gas. Per una famiglia tipo la spesa annuale passerà dagli attuali 1.744 euro l’anno a 1.920 euro, con un aumento di 176 euro. Per quanto riguarda la bolletta dell’energia elettrica, invece, l’incremento sarà di 96 euro, con una spesa annuale che passerà da 826 euro a 921 euro.
Già l’Arera aveva reso noto negli scorsi giorni che nel primo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per il “cliente tipo vulnerabile” servito in Maggior tutela aumenterà del 18,2%. Un incremento «riconducibile a diversi fattori»: «Il perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, correlato alle quotazioni del gas naturale in vista della stagione invernale». L’analisi di Arera aveva evidenziato che l’aumento della spesa è principalmente dovuto «ai costi di acquisto dell’energia elettrica e alle relative perequazioni (complessivamente +16%) e ai costi di dispacciamento (+2,4%)». Le variazioni delle altre voci si compensano sostanzialmente tra loro: gli oneri generali di sistema registrano una diminuzione del 2,7%, mentre la spesa per il trasporto e gestione del contatore segna un aumento del 2,5%.
Dalle stime di Facile.it sull’ultimo periodo di quest’anno è emerso invece che a dicembre il costo delle materie prime «è aumentato sensibilmente e le previsioni ci dicono che per i prossimi 12 mesi il prezzo rimarrà su livelli nettamente più alti rispetto al 2024»: «Una brutta notizia, soprattutto per le famiglie che hanno una tariffa a prezzo indicizzato, che a causa dei rincari vedranno crescere gli importi delle bollette», spiegano gli esperti di Facile.it.